In risposta ad una richiesta del Freedom of Information Act (FOIA), la Marina Militare Americana avrebbe ammesso di aver classificato e tenuto nascosti documenti e video relativi ad un avvistamento di UFO risalente al 2004. Secondo tale dichiarazione, i dati non sarebbero stati diffusi in quanto il loro rilascio avrebbe creato scompiglio, minacciando addirittura la sicurezza nazionale.
L’evento
Nel 2004, i militari a bordo della portaerei USS Nimitz avrebbero avuto un incontro ravvicinato con uno strano oggetto volante.

Sebbene il video dell’avvenimento sia top secret, nel 2017 il New York Times pubblicò un breve filmato, della durata di un minuto, che ritrae l’incontro dei militari con l’UFO. Esisterebbe però un video integrale, molto più lungo, attualmente in possesso dell’ONI (Office of Naval Intelligence). Alcuni testimoni affermano addirittura di aver visto il filmato per intero; altri negano l’esistenza di questa versione del video.
Gli UFO sono tra noi?
Insomma, la Marina Americana nasconde davvero un video sugli UFO? Secondo l’ex funzionario del Pentagono Luis Elizondo, la cosa non dovrebbe sorprendere la popolazione statunitense.
D’altronde, da anni Elizondo si occupa di quelli che lui stesso definisce UAP (Unidentified Aerial Phenomena). Fu persino a capo del programma AATIP, condotto dal Pentagono, sulle potenziali minacce costituite dai fenomeni aerospaziali sconosciuti.
Non sarebbe la prima volta, secondo Elizondo e secondo molti teorici del complotto, che il Governo e i militari americani tentano di tenere nascoste prove fondamentali relative all’esistenza di forme di vita aliene. Ma se davvero la verità, come affermato dall’ONI, <<causerebbe un danno eccezionale alla sicurezza nazionale>>, allora forse è meglio non scoprirla.