mercoledì, Ottobre 16, 2024

La Georgia si trova di fronte a un bivio elettorale: Russia o UE?

La Georgia si trova di fronte a un bivio elettorale. I georgiani dovranno scegliere se allearsi con la Russia oppure proseguire con l’adesione all’Unione europea.  

La Georgia si trova di fronte a un bivio elettorale?

Si intensificano i timori che le prossime elezioni in Georgia possano spingere il Paese verso l’autoritarismo, mettendo a repentaglio il suo percorso verso l’adesione all’UE. Sebbene alla Georgia sia stato ufficialmente concesso lo status di candidato UE a dicembre, il processo è stato rapidamente interrotto dopo che il Paese ha promulgato una controversa legge sugli “agenti stranieri” che aumenta il controllo governativo su ONG e organi di informazione. I georgiani si trovano di fronte ad un bivio elettorale: scegliere di stare al fianco della Russo oppure dell’Unione europea.

L’attuale Primo Ministro Irakli Kobakhidze, che ha assunto l’incarico dopo un rimpasto di leadership a febbraio, ha iniziato una forte opposizione all’UE. Secondo i critici, Kobakhidze starebbe cercando di coinvolgere la Georgia in una guerra con la Russia. Molti attribuiscono il recente cambiamento politico della Georgia al miliardario Bidzina Ivanishvili, fondatore del partito Sogno Georgiano (GD). Ivanishvili, che ha fatto fortuna in Russia, è stato primo ministro della Georgia per un breve periodo prima di ritirarsi dall’attenzione pubblica nel 2013, anche se molti credono che continui a esercitare un’influenza significativa. Ai raduni del partito, Ivanishvili ha promosso una narrazione anti-occidentale, giurando di porre fine ai “tentativi stranieri di imporre valori pseudo-liberali” alla Georgia.

In arrivo una violenza politica?

Gli esperti sono preoccupati che un’elezioni contestata possa sfociare in violenza politica. Nodar Kharshiladze, fondatore del Georgian Analytical Center, ha avvertito che se il partito GD manipola i risultati delle elezioni, “ciò potrebbe degenerare in scontri violenti, con conseguenti potenziali vittime”.
Ad agosto, Sergey Naryshkin, capo del Foreign Intelligence Service russo, ha lanciato vaghi avvertimenti sul potenziale intervento russo se il partito filo-russo GD non vincesse. Tuttavia, molti in Georgia considerano queste minacce poco più che retoriche.


Leggi anche: Georgia: via libera del Parlamento al disegno di legge sul divieto della propaganda LGBT

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