Dopo tanto tempo, la decisione è presa: Renault ha ceduto AvtoVAZ all’istituto russo NAMI, oltre che la sezione Renault Russia alla Città di Mosca.
In cosa consiste la decisione di Renault?
Da diverse settimane parlavamo di Renault e della sua esitazione ad abbandonare il territorio russo dopo l’inizio della guerra. Ma il Consiglio di Amministrazione, con l’unanimità dei voti ha deciso infine di cedere il 100% delle quote della Casa in Renault Russia alla Città di Mosca. La partecipazione di AvtoVAZ ceduta a NAMI (Istituto Centrale di Ricerca e Sviluppo su Automobili e Motori) è invece del 67,69%.
Renault scappa dalla Russia AvtoVaz ceduta per un rublo
Troppa tensione nell’aria
Sappiamo che il conflitto in Ucraina ha avuto inizio lo scorso 24 febbraio. Prima di tutto questo Renault aveva un’ottima presenza nel mercato russo, e questo in larga parte proprio grazie al legame con AvtoVAZ. Dopo settimane di indecisione, le sanzioni verso la Russia e più in generale il clima di tensione respirato nel Paese hanno indotto la Casa francese a optare per la decisione di oggi. L’accordo, come spiega una nota pubblicata da Renault, comprende una opzione di riacquisto della partecipazione di AvtoVAZ da parte del Gruppo, esercitabile in precisi periodi nei prossimi 6 anni.
Una decisione difficile
“Oggi abbiamo preso una decisione difficile, ma necessaria” ha dichiarato Luca De Meo, AD, dell’azienda. “Compiamo una scelta responsabile nei confronti dei nostri 45.000 dipendenti in Russia, preservando al tempo stesso la performance del gruppo e la possibilità di tornare nel Paese in futuro, in un contesto diverso. Ho fiducia nella capacità del Gruppo Renault di accelerare ulteriormente la sua trasformazione e superare gli obiettivi a medio termine”.
Prospettive finanziarie confermate
La previsione era stata già annunciata. Registrare nel primo trimestre 2022 un onere di rettifica non-cash corrispondente al valore consolidato delle immobilizzazioni immateriali e materiali di Renault in Russia. Inoltre, le attività in Russia saranno tagliate nel bilancio semestrale del Gruppo al 30 giugno 2022, come attività operative cessate in conformità con la norma IFRS 5.