sabato, Aprile 19, 2025

La crisi della democrazia brasiliana ha inizio

La crisi della democrazia brasiliana è in atto. Il presidente Jair Bolsonaro, in picchiata nei sondaggi, ha deciso di lanciare un duro attacco alle istituzioni democratiche. Parlando alle manifestazioni indette per il giorno dell’indipendenza del Brasile, il presidente ha minacciato la Corte Suprema e affermato che il sistema di voto elettronico è “pieno di frodi”. In un Brasile piegato dalla pandemia e in crisi economica, molti temono che la situazione possa concludersi con un golpe. Per ora le istituzioni democratiche hanno resistito agli assalti del presidente, ma per quanto tempo resisteranno?    

È iniziata la crisi della democrazia brasiliana?

Il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, sempre più in crisi nei sondaggi, ha deciso di scontrarsi con la Corte Suprema. Questo sta mettendo in pericolo la democrazia brasiliana. Nel giorno dell’indipendenza del Brasile numerosi cittadini si sono riversati nelle strade, mentre nel Paese vi sono i timori per un golpe e l’ipotesi di un impeachment per Bolsonaro. Il presidente, durante un discorso alle manifestazioni, ha lanciato un duro attacco alle istituzioni democratiche. Parlando alla folla, Bolsonaro ha minacciato direttamente la Corte Suprema e i suoi giudici. Il leader di estrema destra ha affermato: “O il leader di questo ramo del potere tiene sotto controllo questo ministro, o questo ramo subirà ciò che nessuno di noi vuole”. Bolsonaro ha quindi ribadito la sua convinzione che il sistema di voto elettronico utilizzato in Brasile è pieno di frodi.

Non si è fatta però attendere la risposta della Corte Suprema. Il presidente della Corte, Luiz Fux, ha affermato: “La Corte Suprema non si lascia intimidire. E la Corte ribadisce che l’invito a ignorare le decisioni della magistratura, da parte di un capo di Stato, è un attacco alla democrazia e un crimine da affrontare per il Congresso”.

Bolsonaro come Trump

Il presidente brasiliano, sulla scia di un indice di gradimento sempre più in picchiata (il 63% afferma di disapprovare l’operato di Bolsonaro), sembrerebbe deciso a seguire le orme dell’ex presidente americano Donald Trump, distruggendo la democrazia. Bolsonaro sta perdendo sempre di più il consenso popolare, anche se per ora sembrerebbe che questo non abbia delle conseguenze politiche. Questo potrebbe essere dovuto alla maggioranza che il presidente ha al Congresso, che lo tiene al riparo da un procedimento di impeachment. Tuttavia, le elezioni si avvicinano e i sondaggi mettono paura a Bolsonaro.

Molti osservatori affermano che le manifestazioni sono state una strategia politica nel tentativo di conquistare i partiti di centro per ottenere una nuova solida maggioranza. A luglio il presidente ha infatti nominato come nuovo capo di gabinetto Ciro Nogueira, esponente di spicco del Centrao. Quest’ultimo è un gruppo parlamentare privo di un’identità politica ma che ha sostenuto tutti i presidenti brasiliani degli ultimi decenni in cambio di influenza e poltrone.


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