La Corte Suprema USA respinge la richiesta del presidente eletto Donald Trump di bloccare la condanna penale. Il rifiuto da parte della Corte Suprema della richiesta d’urgenza di Trump pone fine ai suoi numerosi sforzi per scongiurare la condanna.
La Corte Suprema respinge la richiesta di Trump di bloccare la condanna penale
La Corte Suprema americana ha respinto la richiesta del presidente eletto Donald Trump di sospendere la condanna penale, chiudendo così a Trump l’ultima possibilità di evitare di ricevere la punizione per la condanna per reato grave di 34 capi d’imputazione a New York. Il presidente della Corte Suprema John Roberts e la giudice Amy Coney Barrett si sono uniti ai tre liberali della corte per respingere la richiesta di Trump.
Tra le ragioni, nella sua ordinanza la corte ha indicato che avrebbe respinto la richiesta di Trump perché “le presunte violazioni delle prove al processo statale del presidente eletto Trump possono essere affrontate nel normale corso dell’appello”. “In secondo luogo, l’onere che la sentenza imporrà alle responsabilità del Presidente eletto è relativamente irrilevante alla luce dell’intenzione dichiarata del tribunale di primo grado di imporre una sentenza di ‘liberazione incondizionata’ dopo una breve udienza virtuale”, prosegue l’ordinanza.
Il rifiuto da parte della Corte Suprema della richiesta d’urgenza di Trump pone fine ai suoi numerosi sforzi per scongiurare la condanna. Il rifiuto della Corte Suprema di intervenire arriva dopo che tutti e tre i gradi del sistema giudiziario dello Stato di New York hanno respinto in modo analogo la richiesta di Trump. La giuria composta da 12 newyorkesi ha ritenuto l’ex presidente colpevole di 34 capi d’imputazione per falsificazione di documenti aziendali in un piano per influenzare illegalmente le elezioni del 2016, nascondendo un pagamento a una pornostar per tacere sulla loro presunta relazione, cosa che Trump ha negato.
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