domenica, Aprile 13, 2025

La comunicazione funzionale

La comunicazione funzionale è una modalità di comunicazione che si basa
sull’empatia e sull’aspetto della collaborazione. Risulta utile per instaurare una relazione comunicativa che possa essere motivante e autentica. Dunque, si utilizza con gli adolescenti e in ambito lavorativo.

La comunicazione

La comunicazione funzionale è una modalità di comunicazione che si basa sull’empatia e sull’aspetto della collaborazione.

Prima di addentrarci nello specifico della comunicazione funzionale, comprendiamo meglio che parlare di comunicazione è sempre più attuale perché attraverso di essa si trasferiscono informazioni e messaggi da un emittente ad un ricevente, attraverso un canale. In tal modo, si instaura una relazione costante tra il trasmittente e il ricevente.

Un bravo comunicatore deve essere un attento osservatore e deve saper ascoltare. Come pure decodificare i segnali non verbali e apprendere dalle situazioni. E al tempo stesso deve saper mantenere la spontaneità, rimanendo libero da condizionamenti.

In cosa consiste la comunicazione funzionale?

La comunicazione funzionale risulta utile per instaurare una relazione comunicativa che possa essere motivante e autentica. Dunque, si utilizza con gli adolescenti e in ambito lavorativo.
Alla base di un buon rapporto, c’è sempre una buona comunicazione. Una conversazione effettuata in modo corretto, può essere definita ‘comunicazione funzionale’.
Partendo dalla regola fondamentale per cui è impossibile non comunicare, vediamo che cos’è la comunicazione funzionale e in cosa consiste.
Innanzitutto, perché si stabilisca una comunicazione funzionale, è necessario che il soggetto emittente del messaggio ed il soggetto ricevente siano sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda.
La comunicazione funzionale consente di calarsi nei panni dell’altro e non deve mai dare nulla per scontato.

  • Interviene nel rapporto con i clienti, in ambito lavorativo. Ci dice che:
  • il cliente non ha sempre ragione;
  • il cliente ha però le sue ragioni;
  • i risultati si raggiungono solo capendo le ragioni del nostro interlocutore.

Obiettivi della comunicazione funzionale

La comunicazione funzionale permette di capire e condividere. Come pure di raggiungere i propri risultati. Attraverso di essa è possibile privilegiare l’ascolto, fare domande e capire le esigenze, le motivazioni e la scelta dell’interlocutore.

Essa, specialmente in ambito lavorativo, consente di raggiungere i risultati attraverso:

  • la soddisfazione delle esigenze;
  • la conoscenza delle motivazioni;
  • la comprensione delle scelte.

Domande nella comunicazione funzionale

A seconda di cosa vogliamo andare a sondare e a capire, le domande poste presentano determinate funzioni. In tal senso, sono:

  • aperte o chiuse;
  • neutre o influenzate.

E possiamo trovarvi davanti a queste possibilità:

  • le domande ‘aperte neutre’ sono quelle che incitano alle riflessioni e danno la massima informazione;
  • le domande ‘aperte influenzate’ spingono alle riflessioni e danno informazioni ridotte;
  • le domande ‘chiuse neutre’ richiedono una scelta all’interlocutore; le domande ‘chiuse influenzate’ incitano all’azione e non danno alcun tipo di informazione.

Ad esempio, porremo domande chiuse per verificare solo le affermazioni, giacché hanno solo le risposte ‘sì’ o ‘no’. Mentre faremo domande aperte per conoscere e per sollecitare opinioni. Chiaramente, anche nella comunicazione funzionale l’aspetto dell’ascolto è da privilegiare. Infatti, è facile che nella comunicazione ci siano dei fraintendimenti. Mentre la comunicazione funziona quando sia il trasmittente che il ricevente danno lo stesso significato al messaggio. E soprattutto si ascoltano.

Perché ascoltarsi?

L’ascolto è un processo che porta a un coinvolgimento totale con l’interlocutore. Significa mettere da parte tutto il resto per dare attenzione a chi ci sta parlando. Serve per capire ciò che viene detto. Come pure tutto ciò che si può percepire e non è espresso attraverso le parole.

Si ascolta per:

  • cogliere i segnali deboli;
  • cogliere attese e timori;
  • comprendere fatti e opinioni;
  • percepire gli obiettivi degli altri;
  • per capire le motivazioni degli altri.
  • Nell’ascolto, è importante seguire alcune regole. Tra cui:
  • evitare di completare le frasi dell’interlocutore;
  • ampliare ciò che l’interlocutore ha detto deformando e distorcendo;
  • perdere di vista le motivazioni dell’interlocutore.

Altri aspetti della comunicazione funzionale

Esistono altri aspetti di cui bisogna tener conto in questo tipo di comunicazione. Ad esempio, che il silenzio è necessario per capire bene. Dunque, farne un ascolto ricettivo. Inoltre, considerare che l’arricchimento che emerge dal porre una domanda rappresenta la dimostrazione di attenzione e interesse verso l’interlocutore.

Ancora, la risposta che deve essere concreta, centrata e supportata da esempi ed analogie. E il rimando permette l’assicurarsi dell’efficacia della risposta.

Conclusione

La comunicazione funzionale permette di far riflettere e far agire l’interlocutore. Per far riflettere e agire è necessario che si attui un’emissione positiva, ovvero un messaggio positivo, che è ricevuto senza distorsione e interpretato positivamente.

Un aspetto importante è il tono, ovvero il tono della voce che diventa una tastiera da strutturare, attraverso gli aspetti della modularità e della polifonia. Come pure le parole che devono essere adeguate, cioè ci deve essere chiarezza e precisione dei termini. Utilizzare frasi corte e strutturate. Come pure un vocabolario comprensibile al pubblico e vocaboli convincenti che esplicitano positività.

https://www.periodicodaily.com/ma-tu-sai-conversare/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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