Cosa lega l’avvistamento della cometa di Halley con l’arazzo di Bayeaux, detto anche arazzo della regina Matilde?
In effetti parliamo di due argomenti così lontani, uno la cometa che nel nostro immaginario viene studiata da quando c’è stato un considerevole sviluppo tecnologico, l’altro l’arazzo del 1066, eppure entrambi uniti da un legame forte.
Il loro collegamento
L’arazzo, in realtà un tessuto ricamato databile seconda metà dell’XI secolo, probabilmente di fattura della Normandia o dell’Inghilterra, rappresenta per figure gli aspetti principali della battaglia di Hastings con la vittoria di Guglielmo il Conquistatore.
Opera possente per dimensioni, per lavoro di ricamo, e per valore storico che tramanda su vicende così datate, dal 2007 è stato inserito dall’UNESCO nell’Elenco delle Memorie del Mondo.
D’altro canto la cometa di Halley è caratterizzata da periodi orbitali compresi tra 20 e 200 anni e orbite che possono avere inclinazioni elevate rispetto al piano dell’eclittica.
E’ una cometa molto luminosa, come si ricorderà quando fu visibile ad occhio nudo nel 1986.
Ebbene, il collegamento tra i due elementi esiste.
Infatti, annali europei e cinesi hanno registrato il XVIII passaggio della cometa proprio nel 1066 e dalla registrazione si evince che si è trattato di un evento molto visibile.
Una cometa ben luminosa, così appariscente, non poteva passare inosservata in un’epoca che aveva appena finito di disquisire sul “Mille, non più Mille”.
Il ricamo dell’arazzo
La cometa di Halley pare fosse particolarmente visibile in Inghilterra alla fine di aprile di quel 1066.
Non a caso, l’arazzo riprende il motivo della cometa, e la inserisce nella raffigurazione tra la scena dell’incoronazione di Harold, che si ebbe a gennaio 1066, e la successiva sull’annuncio di una possibile invasione da parte della flotta normanna.
Quest’ultimo evento risale ad agosto 1066. Ma le raffigurazioni proseguono con i preparativi di Guglielmo per la battaglia, fino a giungere alla battaglia vera e propria, celebratasi il 14 ottobre.
Come una fotografia antica, l’arazzo ha fedelmente ripreso tutti i tratti salienti accaduti in quel periodo, da episodi bellici veri e propri a un fatto scientifico, documentato a favore dei posteri.