La Cina intende espandere la propria stazione spaziale a sei moduli da tre nei prossimi anni, offrendo agli astronauti di altre nazioni una piattaforma alternativa per le missioni vicino alla Terra mentre la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), guidata dalla NASA, si avvicina alla fine del suo ciclo di vita.
La durata operativa della stazione spaziale cinese sarà di oltre 15 anni, ha dichiarato la China Academy of Space Technology (CAST), un’unità del principale appaltatore spaziale cinese, in occasione del 74° Congresso Astronautico Internazionale tenutosi a Baku, in Azerbaigian, mercoledì (4 ottobre).
Si tratta di un periodo superiore ai 10 anni precedentemente annunciati.
La stazione spaziale autocostruita dalla Cina, nota anche come Tiangong, o Palazzo Celeste in cinese, è pienamente operativa dalla fine del 2022 e ospita un massimo di tre astronauti a un’altitudine orbitale di 450 km.
Con 180 tonnellate metriche dopo la sua espansione a sei moduli, Tiangong è ancora solo il 40% della massa della ISS, che può ospitare un equipaggio di sette astronauti. Ma la ISS, in orbita da più di vent’anni, dovrebbe essere dismessa dopo il 2030, più o meno quando la Cina ha dichiarato di voler diventare “una grande potenza spaziale”.
L’anno scorso, quando Tiangong è diventato pienamente operativo, i media statali cinesi hanno dichiarato che la Cina non sarebbe stata “un peso morto” mentre la ISS si avviava verso il pensionamento, aggiungendo che “diversi Paesi” avevano chiesto di inviare i loro astronauti sulla stazione cinese.
Ma in un colpo alle aspirazioni della Cina per la diplomazia spaziale, l’Agenzia spaziale europea (ESA) ha dichiarato quest’anno di non avere il via libera finanziario o “politico” per partecipare a Tiangong, accantonando un piano pluriennale per una visita degli astronauti europei.
“Rinunciare alla cooperazione con la Cina nel settore spaziale con equipaggio è chiaramente miope, il che rivela che il confronto tra i campi guidato dagli Stati Uniti ha portato a una nuova corsa allo spazio”, ha scritto all’epoca il Global Times, un tabloid nazionalista cinese.
Tiangong è diventato un emblema del crescente peso e della fiducia della Cina nelle sue imprese spaziali, nonché uno sfidante degli Stati Uniti nel settore dopo essere stato isolato dalla ISS. La legge statunitense vieta qualsiasi collaborazione, diretta o indiretta, con la NASA.
La Russia, che partecipa alla ISS, ha piani di diplomazia spaziale simili, suggerendo che i partner di Mosca nel gruppo BRICS – Brasile, India, Cina e Sudafrica – potrebbero costruire un modulo per la sua stazione spaziale.
L’anno scorso Roscosmos, l’agenzia spaziale russa, ha dichiarato di avere in programma la costruzione di una stazione spaziale composta da sei moduli che potrebbero ospitare fino a quattro cosmonauti.