In alcuni periodi della vita è possibile vivere e sperimentare uno stato di forte ansia che può derivare da preoccupazioni personali e dai numerosi cambiamenti che si originano dal contesto esterno. Ad esempio, rischi, timori e relazioni. Così è possibile che si manifesti l’ansia, che può essere patologica, andando a disturbare le capacità individuali e creando una patologia. Tuttavia esiste anche l’ansia che possiamo definire ‘costruttiva’ perché supporta l’individuo nella ricerca delle soluzioni adeguate ad un certo pericolo che viene messo in evidenza. Andiamo a vedere in cosa consiste, come si differenzia da quella ‘patologica’ e come si gestisce l’ansia.
Cos’è l’ansia?
L’ansia è costruttiva? Per rispondere, andiamo a saperne di più. L’ansia è uno stato di tensione emotiva. Può originarsi come una reazione istintiva di difesa. Si riferisce a un prolungato stato di preoccupazione per il quotidiano. C’è apprensione su varie situazioni. Come pure incertezza e irrequietezza. L’individuo percepisce di non riuscire ad essere all’altezza dei compiti. La parola ‘ansia’ deriva dal latino ‘angere’, cioè ‘stringere’. Vuole significare angustiare e opprimere. Questi termini ben esprimono la sensazione di costrizione e tensione che vive chi soffre d’ansia.
Caratteristiche dell’ansia
L’ansia presenta un disagio che non consente a chi ne è affetto di portare a termine impegni di vario tipo e a svolgere compiti.
Si presentano:
- tensione;
- infelicità;
- inattività;
- cefalea;
- tachicardia;
- dolori e tensione muscolare.
Entrano in gioco emozioni che invalidano e fanno sentire i conflitti come insuperabili. Come pure danno maggiore eco alle proprie sofferenze.
Chi soffre di ansia presenta disturbi del sonno. Ad esempio, ha difficoltà di addormentamento e si sveglia nel corso della notte. Al mattino, ci si sente spossati.
Esiste un’ansia definita ‘normale’, ed è l’ansia costruttiva. E anche l’ansia ‘patologica’.
Quando l’ansia è patologica?
L’ansia patologica paralizza chi ne è affetto, facendo sentire impotenti. Non si riesce a controllare e interferisce sia con lo svolgimento dell’attività lavorativa sia nelle relazioni con gli altri. Infatti, le preoccupazioni sono angoscianti e non si riesce a stare bene con gli altri.
Quando parliamo di ansia costruttiva?
L’ansia è anche costruttiva. Assume questa caratteristica quando è transitoria e proporzionata agli eventi. E soprattutto quando non incide sulla salute fisica e mentale. Infatti, questa funziona come un campanello d’allarme rispetto ai pericoli che si potrebbero verificare. In tal modo, l’individuo è pronto a cercare soluzioni adeguate.
L’ansia costruttiva porta curiosità e apertura. Si verifica lo stato di tensione psicologica, ma aiuta la persona ad attivare risorse e azioni per risolvere un certo problema. Qualora non ci riuscisse, l’individuo potrebbe manifestare ansia patologica.
Come si gestiscono l’ansia costruttiva e patologica?
Gestire l’ansia significa conoscerla e comprendere come si manifesta.
Quando non è invalidante, è possibile mettere in atto delle strategie. Ad esempio:
- tecniche di rilassamento;
- praticare sport;
- curare i rapporti personali e la socialità;
- acquisire consapevolezza del presente;
- porre attenzione al sonno.
Se l’ansia appare incontrollata e non è più gestibile, dunque assume le caratteristiche del disturbo, è bene ricorrere ad un esperto.
Trattamento del disturbo d’ansia
La terapia cognitivo-comportamentale si è dimostrata altamente efficace nella cura dell’ansia e dei suoi disturbi. Anche la terapia metacognitiva che considera come le emozioni disfunzionali traggono origine dalle ‘metacognizioni’, cioè dai processi di controllo, valutazione e monitoraggio del pensiero. Questi influenzano il pensiero della persona affetta dall’ansia e favoriscono il persistere delle emozioni negative e l’aspetto del rimuginio che è difficile da controllare. Attraverso questo approccio, si apprendono strategie che sviluppano nuove modalità di relazionarsi con i propri pensieri e credenze.
Conclusioni
La psicoterapia può essere affiancata anche dall’assunzione di farmaci che permette la comprensione di meccanismi di risposta più adattivi e funzionali per arrivare al benessere. Per liberarsi dall’ansia è necessario capire quando occorre preoccuparsi e quando no. Come pure mettersi in gioco per realizzare il cambiamento.
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