COREA DEL SUD – Oggi alti funzionari di Seul hanno riferito di essere venuti a conoscenza della posizione del leader nordcoreano verso il quale erano state alimentate speculazioni nei giorni scorsi circa la presunta gravità delle sue condizioni di salute a seguito di un intervento chirurgico, comprovate dalla mancata partecipazione a importanti eventi pubblici nazionali.
Come riporta Bloomberg News, il ministro dell’Unificazione Kim Yoon-chul ha riferito che “Il governo è a conoscenza della posizione” del dittatore.
Le preoccupazioni riguardanti la salute di Kim erano sorte per il “caso” montato dalla CNN per la quale appariva sospetto il fatto che il dittatore avesse mancato di partecipare ad alcuni importanti eventi nazionali per la prima volta dall’inizio della sua leadership.
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In particolare, l’emittente statunitense avrebbe suonato il campanello d’allarme per la mancata partecipazione del dittatore – e della sorella di lui – alla tradizionale commemorazione del 108° compleanno del nonno Kim II Sung, fondatore della Corea del Nord, tenutasi il 15 aprile.
L’ultima apparizione di Kim, infatti, risale all’11 aprile scorso.

In riposta all’allarme internazionale a causa del quale oltre la metà delle agenzie di stampa dava per morto il dittatore, già dalle prime ore di lunedì la propaganda di regime aveva iniziato a divulgare una serie di lettere e dichiarazioni a nome di Kim Joung Un, nel tentativo di sedare le voci circolanti sul suo conto.
“Sono d’accordo con la valutazione del governo sudcoreano secondo cui non vi è motivo di pensare che Kim Jong Un non stia svolgendo le sue funzioni” ha dichiarato Rachel Minyoung Lee, ex analista dell’intelligence per il governo americano. “Detto questo non credo troppo alle lettere firmate da Kim Jong Un. Penso che la maggior parte di queste non siano scritte da lui, comunque”.
Come riporta l’agenzia sudcoreana Yonhap, infatti, il quotidiano di regime Rodong Sinmun avrebbe pubblicato la presunta lettera firmata dal dittatore in cui si ringraziavano pubblicamente i dipendenti di un resort di Wonsan-Kalma.
Le autorità nordcoreane, per mezzo del consigliere per la sicurezza nazionale Moon Chung-in, hanno fatto sapere alla CNN come il leader si trovi al momento “nella zona di Wonsan, sulla costa nordorientale” del Paese.
A confermarlo sarebbero state le foto satellitari scattate nell’ambito del 38North, un progetto di monitoraggio della Corea del Nord con sede a Washington, che hanno immortalato il treno utilizzato ordinariamente dal dittatore fermo alla stazione di Wonsan all’inizio della scorsa settimana.
Il primo ministro giapponese, Shinzo Abe, oggi ha cautamente dichiarato di esser stato informato delle condizioni di salute del leader nordcoreano e di seguirne da vicino gli sviluppi.
Lunedì, l’attivista per i diritti umani Yeonmi Park aveva denunciato sul suo account Twitter che in realtà “Il dittatore più codardo ed egoista Kim Jong Un non è né morto né malato, secondo le mie fonti. Si sta nascondendo nel timore di contrarre i coronavirus. Le autorità mentono quando dicono che i nuovi casi siano pari a zero [perché] l’epidemia si è diffusa in modo incontrollato nel Paese”.
I funzionari della vicina Seul oggi ne avrebbero inconsciamente avvallato l’ipotesi, annunciando che Kim abbia mancato di partecipare alla commemorazione in onore dello stimato predecessore per timore dell’epidemia, nonostante i dati ufficiali non riportino nessun nuovo caso di contagio nel Paese.
Reuters ha riportato la dichiarazione resa dal ministro dell’Unificazione Kim Yeon-chul durante una sessione parlamentare: “È vero che [Kim Jong Un] non ha mai perso l’anniversario per il compleanno di Kim II Sung da quando ha preso il potere, ma molti eventi collegati all’anniversario sono stati annullati a causa delle preoccupazioni per il coronavirus. Non penso sia particolarmente insolito data l’attuale situazione”.
Se ciò fosse vero – e il dittatore si fosse isolato a causa dell’epidemia di coronavirus – questo contrasterebbe nettamente con quanto vantato dai media statali “su come la crisi sia stata perfettamente gestita” ha asserito Chad O’Carroll, CEO del Korea Risk Group: “Se sta semplicemente cercando di evitare il contagio, non ci sarebbero problemi a pubblicare foto che lo raffigurino in perfetta forma”.
Il New York Post ha riferito che quando è stato chiesto al ministro degli Esteri sudcoreano, la deputata Kang Kyung-wha, se le autorità di Seul avessero condiviso l’informazione con Washington, ella ha risposto semplicemente che il capo della sicurezza nordcoreano “lo avrebbe notificato” tramite un comunicato stampa.
In separata sede Kang ha chiarito come il tycoon fosse già stato informato delle condizioni di salute del dittatore pur rimanendone ancora ignota la posizione
Lunedì, durante l’abituale conferenza con la stampa, Donald Trump ha confermato di essere a conoscenza delle reali condizioni di salute di Kim.
Il Capo della Casa Bianca ha poi spiegato di non poter riferire nessun’altra notizia in merito anche se ha promesso che ulteriori informazioni saranno divulgate “in un futuro non troppo lontano”.
E ha concluso: “Gli auguro ogni bene”.