Mercoledì scorso Google,Apple e Mozilla hanno unito le forze. Hanno infatti bloccato il governo kazako dal web per tutelare gli utenti e la privacy.
Il governo del Kazakistan voleva utilizzare i browser più importanti del mondo per creare un sistema di sorveglianza su Internet. Ha richiesto un certificato di crittografia che permette di leggere,vedere e visualizzare tutto quello che l’utente pubblica tramite il browser. E non solo:infatti, il sistema permette di leggere e sapere nome utente e password di tutti e tre i browser. Così hanno affermato in svariate dichiarazioni.
Google Chrome e Mozille Firefox bloccheranno subito il certificato. Anche Apple ha dichiarato che interverrà prestissimo per tutelare e proteggere gli utenti del suo browser,Safari. Le autorità kazake non hanno immediatamente commentato i provvedimenti presi contro la loro manovra.
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Stando a quanto dichiarato dai funzionari della sicurezza kazaka,il sistema voleva proteggere e tutelare gli utenti del paese da “attacchi di hacker, frodi online e altri tipi di minacce informatiche”. L’implementazione del sistema è stata bloccata all’inizio di questo mese, e la sua iniziazione è stata descritta solo come un test del governo. Ma il comitato per la sicurezza del Kazakistan è stato chiaro: il sistema potrà essere nuovamente implementato:
”se emergessero minacce alla sicurezza nazionale sotto forma di attacchi informatici e informatici”
Non è un modus operandi per il governo del Kazakistan. Infatti,ha bloccato vari siti Web,applicazioni e account usati dai coloro che lo criticavano e gli si opponevano. Il maggior numero di utenti e pagine bloccate coincide con le proteste pubbliche sollevatasi il 9 giugno,periodo di elezioni per il paese. Al fine delle elezioni il potere è passato da Nursultan Nazarbayev al suo fedele alleato,Kassym-Jomart Tokayev.