Karen Thomas lavora da più di 20 anni sul tema della Luce e le sue forme, funzionali ed estetiche. L’artista tedesca torna a presentare il proprio spirito creativo con una mostra di nuove opere, create nel 2019. Sono lavori realizzati nell’anno in cui si è iniziato a sentire il maggior bisogno di calore. Un progetto portato a compimento dopo le esposizioni a Castel Sant’Angelo nel 2007 e 2008 con “Il fascino della luce I e II”. Nel 2015 l’evento era “I colori della luce, colori della pace”.
Lampade etrusche: significato e forma della luce
Quali sono le esperienze da cui scaturisce la mostra di Karen Thomas?
La pandemia, le sofferenze e il buio nell’anima sono gli incipit che hanno fatto emergere nell’artista il desiderio di vivere appieno la Luce. I suoi quadri saranno esposti alla personale “Verso la luce” all’Art Gallery Gregorio VII a Roma dal 15 al 22 dicembre. I lavori sono dunque pensati come un vero e proprio inno alla Speranza e al Bello e Buono della Vita. Il suo stile, definito sia astratto che figurativo, forgia un dialogo continuo dell’occhio con l’opera. Si delinea così un cammino di colori e forme che si concretizzano nello sguardo dell’osservatore, a seconda dello stato d’animo.
Karen Thomas
Artista europea tra gli esponenti della corrente Neoespressionista, nasce a Berlino. Si laurea in Letteratura e Filosofia all’Università di Kiel e si specializza all’Università di Gottinga. Poi insegna Pittura e Storia dell’Arte a Parigi, Kiel, Lubecca. Da oltre venti anni vive a Roma. La sua ricerca è un viaggio nello spazio dove si nota la dialettica tra la “forma sferica” e gli “elementi rettilinei”. Possiede infatti una “mentalità figurativa” che potrebbe richiamare alle origini dell’attitudine dell’arte definita “astratta”. La rappresentazione della “Genesi” segna il percorso pittorico finalizzato alla ricerca del “fascino della luce” che parte dalla creazione divina. Tratta il tema dei fenomeni di luce, notturna, fisica, etica, protesa al rispetto dell’individuo e dell’ambiente. Il lavoro di ricerca cromatica ha accompagnato Karen Thomas alla maturità artistica con grande sensibilità e capacità tecnica. Un percorso affrontato quindi con l’ardore sempre vivo di una Donna cosciente di se e del mondo.
L’attività degli ultimi anni
Negli ultimi anni segue un percorso artistico segnato dalla matericità e plasticità, dedicato al mondo della musica. Si ispira ai grandi interpreti Bach, Beethowen, Mozart e Verdi. Dotata di personalità e competenza tecnica ha elaborato uno stile che la colloca in una posizione unica in Italia e in Europa. Molti la definiscono infatti il “Giotto del 21 secolo”. Ha ricevuto il premio per la Pace dell’Unesco del 1997 “Women creators of the two seas, the Balkan and Mediterranean sea”. Karen ha elaborato un nuovo “Manifesto del ruolo etico dell’artista” di cui diviene prima firmataria.
“Nelle opere che esporrò predominano le infinite sfumature del giallo, non solo per captare la Luce ma anche per evocare la bellezza della musica, in particolar modo quella di Bach, Beethoven, Mozart e Vivaldi, a cui spesso mi ispiro”.
Karen Thomas
La mostra “Verso la luce”
Sono ambasciatrici e narratrici di storie del passato, del presente e di un futuro idealizzato, le creazioni della Thomas. Rappresentano la contemporaneità che contrasta l’ambiente “antico” che le ospita: la galleria fondata da padre Umberto Scribano nel 1970. Lo spazio nacque inizialmente per ospitare mobili e oggetti, ma è un centro d’arte aperto ad ogni forma di espressività. I cicli pittorici esposti parlano la stessa lingua cromatica, facendo quindi intersecare i colori della pittura nella musica e viceversa. La mostra è a cura di Luigi Rosa, Laura Scribano e Alessia Citti. L’esposizione sarà aperta al pubblico lunedì dalle 16 alle 19, da martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.
Immagine da cartella stampa.