John Adams è un politico americano, del periodo tra la metà del 1700 e gli inizi del 1800. Di fatto, Adams diviene il Presidente degli Stati Uniti d’America, dopo George Washington nel 1797. A fronte di ciò, Adams risulta nella storia il secondo presidente degli USA ed il primo ad abitare presso la Casa Bianca. Durante il conflitto bellico franco – indiano, Adams realizza l’unione delle tredici colonie inglesi americane, come unica nazione. In verità, il politico sostiene i principi delle colonie, in libertà delle imposizioni della corona inglese.
John Adams chi é?
John Adams nasce a Braintree il 30 ottobre 1735 e decede a Quincy il 4 luglio 1826. La terra di origine di John è il Massachusettes, dove i genitori appartengono ad un ceto benestante di coloni inglesi. Il padre John Adams senior svolge il lavoro di piantatore, con dei possedimenti terrieri nel New England. Nel 1755, John consegue la laurea in legge all’Università di Harvard e diviene anche insegnante. In seguito, Adams ottiene l’abilitazione giuridica ed inizia la professione forense, con successo in campo legale. Negli anni sessanta circa, Adams grazie all’abilità oratoria sostiene l’idea sulla creazione di un’unica nazione potente, per le tredici colonie inglesi.
John Adams contro lo Stamp Act
Nel 1765, Adams interviene in prima persona in opposizione allo Stamp Act, ovvero un’imposta di bollo sui documenti, con la protesta delle colonie. Inoltre, il politico appoggia le ideologie che presentano gli Whigs, in Massachusetts contro le tasse. A ragion per cui, la tassazione non ha alcuna rappresentanza parlamentare. Di fatto, Adams diviene il simbolo portavoce di Boston, in rappresentanza della città e del movimento rivoluzionario d’America.
John Adams: la carriera politica
Con l’avvento della guerra d’Indipendenza d’America, Adams matura la decisione di approfondire la politica. A fronte di ciò, Adams scrive diversi saggi sulle differenti tipologie di distinzioni sociali e politiche, delle colonie. Nel 1764, nasce la pubblicazione di Novanglus or history of the dispute with America. In realtà la tesi dell’opera letteraria di Adams esprime il mancato riconoscimento ai coloni, dell’autorità del Parlamento di Londra.
Oltretutto, le proteste delle colonie nei confronti della corona inglese riguardano l’assenza, di una rappresentanza del Parlamento dalle colonie stesse. Tuttavia, le colonie americane effettuano solo delle concessioni, ma senza pensare alle relazioni con la madrepatria. Per esempio, le leggi sul commercio degli Acts of Trade ottengono il consenso dei coloni in qualità di trattati commerciali.
Adams sostenitore di Washington
Nel 1775 Adams diventa il delegato del Massachusetts, nei primi due congressi di Filadelfia, a sostegno dell’indipendenza delle colonie. A ragion per cui, il politico diffonde le idee di libertà, autonomia, indipendenza e secessione delle colonie dall’Inghilterra. Inoltre, Adams diviene tra i promotori che accolgono il comando militare, con la guida di George Washington, esperto in campo bellico e militare. Il 4 luglio del 1776, Adams partecipa al comitato, nella proclamazione della Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti d’America.
L’indipendenza delle colonie
Nel 1782, Adams matura la volontà di attuare una politica estera indipendente, per l’America. Il 3 settembre 1783, il diplomatico raggiunge Parigi, dove costituisce con Franklyn il Trattato di Parigi. A fronte di ciò, termina la guerra con la Gran Bretagna e le tredici colonie inglesi ottengono il riconoscimento d’indipendenza. Nei due anni successivi, Adams riceve la nomina di ambasciatore a Londra. Di fatto, il diplomatico scrive l’opera politica Defense of constitution of the government of United States, del 1788.
L’elezione a Presidente
A fine anni ottanta, Adams torna negli USA e riceve l’elezione di vicepresidente del Paese con George Washington alla presidenza. In seguito, nascono alcune divergenze di pensiero tra Adams ed Washington. Nel 1792, Adams aderisce al Partito Federalista, con a capo Hamilton, ovvero il Segretario al Tesoro statunitense. L’anno dopo Jefferson, ovvero il primo segretario di Stato di Washington rassegna le dimissioni. Mentre Adams riconferma la carica di vicepresidenza, anche per il secondo mandato. Nel 1796, Washington rifiuta il terzo mandato di presidenza ed Adams presenta la propria candidatura, alle elezioni. A ragion per cui, Adams ottiene la vittoria con settantuno voti, dove diventa il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, nel 1797.
La morte
John Adams decede a Quincy il 4 luglio del 1826, all’età di novant’anni.