giovedì, Aprile 17, 2025

Jacqueline Kennedy, rivoluzionò il ruolo di First-Lady

Esattamente 26 anni fa, il 19 maggio 1994, la ex First-Lady degli Stati Uniti d’America Jacqueline Kennedy-Onassis morì nel suo appartamento sulla Fifth Avenue a New York. Aveva 64 anni.

Jacqueline e l’incontro che cambiò la sua vita

Jacqueline Lee Bouvier, classe 1929, nacque a Southampton e crebbe circondata da un ambiente acculturato ed elegante. Fu studentessa della Sorbona a Parigi e conseguì la laurea in belle arti alla George Washington University. Nel 1952, grazie all’incarico ottenuto dal giornale presso cui lavorava come articolista, fece l’incontro che cambiò per sempre la sua vita. Doveva intervistare colui che sarebbe diventato il futuro Presidente degli Stati Uniti d’America, John Fitzgerald Kennedy, allora senatore del Massachusetts. Tra loro fu un vero e proprio colpo di fulmine. L’anno successivo convolarono a nozze.

First-Lady ed icona del XX secolo

Jacqueline fu la terza First-Lady più giovane della storia degli Stati Uniti. Varcò le porte della Casa Bianca all’età di 31 anni. L’ingresso di Jackie (come veniva chiamata da tutti) nella White House fece la differenza sin da subito. Segnò uno spartiacque con la storia precedente. Amante della cultura e delle arti fece della capitale statunitense un centro culturale di spiccata importanza. È autrice del progetto per la realizzazione di un museo della storia americana, che sorse proprio a Washington. Inoltre, fu promotrice di numerosi eventi culturali. Le porte della Casa Bianca si aprirono dunque alle avanguardie artistiche e letterarie dell’epoca. Non tutti sanno che Jacqueline venne anche premiata con un Emmy Award per lo spirito innovatore che profuse nel ri-arredare la Casa Bianca. Lei stessa si occupò in prima persona della scelta di mobili ed opere d’arte. Conosceva perfettamente ben tre lingue straniere, oltre all’inglese. La sua capacità di parlare fluentemente lo spagnolo fu strategica nella campagna elettorale presidenziale del marito

Maestra di stile

Era una donna dal carattere mite. Era una moglie devota e una madre irreprensibile. Jacqueline era amata da tutti per la sua grazia innegabile. Il suo portamento regale e lo stile inconfondibile la rendono indimenticabile. Sempre composta ed elegante in ogni sua apparizione pubblica al fianco del marito, fu vera a propria maestra nell’arte del Bon ton. Impossibile non notare la sua predilezione per i colori pastello, i copricapo raffinati e le mantelline dai grandi bottoni. Raramente appariva in pubblico vestita di nero. Tra gli stilisti favoriti da Jacqueline vi era il grande Valentino, che creò molti dei suoi abiti. Nel 1964 il suo volto compare in un’opera del pittore americano Andy Warhol. Warhol realizzò infatti delle serigrafie, traendo ispirazione da alcune foto della First-Lady colte poco prima del tragico assassinio del marito. L’opera è intitolata “Jackie”.

Jacqueline Kennedy

“Jacqueline Kennedy ha dato al popolo americano una cosa che gli era sempre mancata: la maestà”

Il London Evening scrisse così di Jacqueline Kennedy, quando perse il grande amore della sua vita. Era il 22 novembre 1963 quando Jackie dovette assistere inerme all’attentato in cui cadde vittima John F. Kennedy. Emblematico è il tailleur rosa firmato Chanel da lei indossato, entrato tristemente nella storia. Nonostante fosse completamente sporco di sangue, Jackie pretese di tenerlo indosso. Ancora una volta, in quella atroce circostanza, non si smentì. Una donna ricca di dignità e coraggio. Un simbolo per l’intera Nazione, che partecipò commossa al suo dolore.

Gli ultimi anni

Nel 1968 Jacqueline Kennedy sposò il ricchissimo armatore greco Aristotele Onassis. Il matrimonio non fu di certo un successo. Tuttavia, non si concluse con un divorzio. Jackie rimase infatti legata a Onassis fino alla morte di questi, nel 1975. Trascorse gli ultimi anni della sua iconica esistenza, fino alla morte dovuta ad un tumore maligno, dedicandosi alle sue più grandi passioni, l’arte e la letteratura. Jacqueline Kennedy riposa accanto al primo marito, JKF, nel Cimitero Nazionale della Contea di Arlington.

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