mercoledì, Aprile 16, 2025

Itinerario artistico nelle regioni: Una boccata d’arte

In tutta Italia fino al 18 settembre la terza edizione di Una boccata d’arte, il progetto d’arte contemporanea di Fondazione Elpis. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes Productions che promuove installazioni, mostre e performance di 20 artisti in 20 borghi. L’obiettivo è valorizzare l’incontro tra arte e patrimonio storico, artistico e paesaggistico con un itinerario artistico nelle regioni del Belpaese.


Natália Trejbalová cattura il fascino del borgo di Neive


Quali sono le località toccate da Una boccata d’arte, l’itinerario artistico nelle regioni italiane?

Per tutta l’estate, da Nord a Sud, dalla Valle d’Aosta alla Sardegna, la terza edizione dell’iniziativa presenta gli interventi di 20 artisti. Sono: Antonio Della Guardia a Morgex in Valle d’Aosta, Natália Trejbalová a Neive in Piemonte, Alice Ronchi a Montemarcello in Liguria. Partecipano Alina Kleytman a Cigognola in Lombardia, Giulia Mangoni a San Lorenzo Dorsino in Trentino-Alto Adige, Lucia Cantò a Malamocco in Veneto. Riccardo Benassi a Pesariis in Friuli-Venezia Giulia, Diana Policarpo a Montegridolfo in Emilia-Romagna, Serhiy Horobets a Sorano in Toscana. Quindi: Luis López-Chávez a Panicale in Umbria, Eva Marisaldi a San Costanzo nelle Marche, Dessislava Madanska a Fumone nel Lazio, Victor Fotso Nyie a Rocca San Giovanni in Abruzzo.

Gli altri borghi interessati

Il percorso toccherà anche Tommaso Spazzini Villa a Castropignano in Molise, Fabrizio Bellomo ad Albori in Campania, Simone Bacco a Spinazzola in Puglia, Hanne Lippard a Grottole in Basilicata. Anna Zvyagintseva a San Donato di Ninea in Calabria, Isaac Chong Wai a Castiglione di Sicilia in Sicilia, Ludovica Carbotta a Aggius in Sardegna.

Arte contemporanea e territorio

Progetto corale e originale, nato nel 2020 in piena pandemia, Una Boccata d’Arte è uno speciale itinerario culturale che invita il pubblico a scoprire ogni anno 20 borghi italiani. Sono località ricche di tradizioni secolari e bellezze paesaggistiche. Grazie alla loro dimensione raccolta, i paesi diventano il luogo privilegiato per dar vita a un incontro autentico e ravvicinato con l’arte contemporanea. L’evento è reso unico dal sorprendente dialogo che si genera fra territorio, opere d’arte, abitanti e visitatori. Le installazioni realizzate contribuiscono alla crescita del turismo rivolto alle aree interne, lontane dai principali flussi turistici e dai circuiti dell’arte. Sono anche un incentivo a riscoprire, con uno sguardo nuovo, storie e angoli di bellezza in tutta Italia.

Una boccata d’aria, un progetto diffuso

Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis, parla dell’iniziativa. “Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso, di respiro nazionale e di partecipazione collettiva alla bellezza e alla cultura. Un evento che sa consolidare la propria vocazione iniziale di incoraggiamento alle comunità locali e al mondo dell’arte, fino a riunire una vera e propria rete di artisti, curatori, associazioni e realtà locali. Un dialogo che dall’Italia apre sempre più lo sguardo anche all’attuale situazione internazionale, con il coinvolgimento di numerosi talenti stranieri per questa terza edizione”. Racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua. “I borghi e gli artisti costituiscono il nucleo centrale del progetto che deriva da un’attenta osservazione della storia e del paesaggio. Dà vita a interventi e progetti artistici fortemente legati al territorio che li ospita. E proprio i valori dell’incontro e del dialogo ci hanno portato a ricercare e coinvolgere tre artisti ucraini”.

I lavori degli artisti per l’itinerario artistico nelle regioni

Selezionati per il loro talento e la loro ricerca tra voci emergenti e nomi più affermati, gli artisti sono invitati a progettare 20 interventi site-specific. I lavori sono ispirati alla storia e all’identità dei borghi. Dopo un breve periodo di residenza, affiancati in ogni fase progettuale da un coordinatore locale, hanno ideato le installazioni. Le opere abbracciano infatti le diverse forme d’arte, dalla pittura alla scultura fino alla fotografia, al video, al suono e alla performance. Quindi sono frutto del dialogo e dell’incontro con la comunità, le maestranze e gli artigiani locali.

Le installazioni nel Nord Italia

A Morgex in Valle d’Aosta l’installazione Ai camminatori di storie di Antonio Della Guardia è composta da sette bastoni da passeggio. Oggetti che si rifanno alla tradizione locale di intaglio del legno e invitano chi li utilizza a intraprendere comportamenti performativi. Neive in Piemonte presenta Pic nic sul ciglio della strada di Natália Trejbalová, lavoro che intreccia la fantascienza alla ricchezza del sottosuolo e la biodiversità del territorio. Con Endless Shine of Human Violence Alina Kleytman porta a Cigognola in Lombardia macerie e oggetti di uso quotidiano raccolti in Ucraina dopo i bombardamenti. I materiali sono rivisitati in un’installazione che attiva un dialogo col Monumento ai caduti delle due Guerre Mondiali. Per Caro Montemarcello Alice Ronchi ha coinvolto gli abitanti del borgo in Liguria nel racconto del senso di comunità che pervade il paese. Ha proposto una performance partecipativa e una scritta in acciaio posizionata sul portale delle mura difensive.

Le tappe dell’itinerario artistico nelle regioni orientali

Nel borgo di San Lorenzo Dorsino in Trentino-Alto Adige Il Salmerino Viandante di Giulia Mangoni è un percorso diffuso composto da dieci sculture in bronzo e un dipinto. I lavori hanno per soggetto il pesce simbolo del territorio alpino, aprendo una riflessione sul cambiamento climatico e la preservazione della biodiversità. A Malamocco in Veneto Restrizione emotiva di Lucia Cantò è un’installazione diffusa di dodici pezzi che raccoglie una frase pronunciata dagli abitanti del borgo. Così per dire di Riccardo Benassi a Pesariis in Friuli Venezia Giulia è una performance incorporea con monologo proiettato sulla facciata di una scuola abbandonata. Il laser bianco si sincronizza quotidianamente come un orologio, simbolo del borgo, ai cicli di luce diurna della valle.

Una boccata d’arte in Italia centrale

Proseguendo a Montegridolfo in Emilia Romagna Hyperbolic Dreams di Diana Policarpo è un invito a compiere passeggiate botaniche in compagnia di una guida. L’ausilio di tracce sonore progettate per la meditazione favorisce la riflessione insieme a una scultura che accoglie il visitatore all’ingresso del borgo. Il dolce dolore di Serhiy Horobets a Sorano in Toscana è una mostra diffusa di fotografia e scultura nella quale è protagonista un busto femminile deformato. Una metafora delle ferite del tempo, della globalizzazione, della guerra. A Panicale in Umbria Nadine in Panicale di Luis López-Chávez è un progetto di quattro dipinti, dunque una sintesi dell’architettura e la società di Cuba. L’artista presenta anche due video basati sulle esperienze e le amicizie sorte all’interno del borgo durante la sua residenza.

Le opere nelle Marche, in Lazio e in Abruzzo

Per vari motivi di Eva Marisaldi è un intervento diffuso nel borgo di San Costanzo nelle Marche. Luoghi simbolici, il teatro e il forno comunale, ospitano installazioni video, sonore e luminose in un percorso tracciato a terra con disegni a gessetto. A Fumone nel Lazio INTANGIBLE di Dessislava Madanska è un’esperienza percettiva che racconta il borgo con tre sculture viventi. Sono infatti ispirate alla nebbia, al campanile e alla cava di calcare locale. Inoltre, Tesori e Meraviglie di Victor Fotso Nyie a Rocca San Giovanni in Abruzzo è un intervento diffuso di sculture e installazioni in ceramica. I lavori nascono quindi dal passato medievale del borgo e dal ritrovamento di un carapace sulle sue spiagge.

L’itinerario artistico nelle regioni meridionali e insulari

Nel Sud Italia e nelle isole con l’installazione Il pomeriggio della vita Tommaso Spazzini Villa ravviva il Castello d’Evoli di Castropignano in Molise. Permea infatti i suoi spazi con disegni, suoni e luci. In Campania l’opera Albori è destinata a scomparire? di Fabrizio Bellomo fa riaffiorare memorie e storie del borgo con un intervento che coinvolge gli abitanti e gli artigiani della ceramica. Maratona di Simone Bacco a Spinazzola in Puglia è una performance collettiva, una vera e propria competizione agonistica, aperta a residenti e visitatori caratterizzata dall’impossibilità di vincere. Il perimetro del borgo è infatti di soli 700 metri. Quindi a Grottole in Basilicata Ruin di Hanne Lippard è un’installazione sonora site-specific in dialogo con la Chiesa Diruta. Il monumento-rovina è quindi caratterizzato da una cupola ellittica che unisce il cielo alla terra.

Opere partecipative e collegate al territorio

To the rocks that hold roofs and to the plants that grow through stones di Anna Zvyagintseva è a San Donato di Ninea in Calabria. Una grande bandiera stampata a mano dall’artista e cucita sulla spontaneità della natura e dell’architettura sandonatese, è un omaggio alla resistenza privo di significati politici. Nel borgo di Castiglione in Sicilia Post-Mythical Accidents di Isaac Chong Wai è una mostra diffusa di cinque installazioni che intrecciano realtà, mito, religione e magia. Paphos di Ludovica Carbotta a Aggius in Sardegna è un’opera architettonica di natura partecipativa, assemblata con materiali naturali e artificiali. Pertanto è soggetta a una progressiva evoluzione nel tempo. Il percorso tocca infatti il patrimonio più autentico del nostro Paese, un museo a cielo aperto che anno dopo anno offre una inedita esperienza culturale.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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