martedì, Aprile 15, 2025

IT-Alert fa suonare i cellulari

Oggi 14 settembre 2023 arriva sui cellulari della popolazione di Piemonte, Puglia e Umbria il messaggio del nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione, IT-Alert, che divulga messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso in una determinata area geografica. Nelle altre regioni italiani, altre sono state già effettuate o lo saranno. E’ anche noto il calendario regione per regione di quando arriverà il messaggio di allerta sui telefoni. Andiamo a conoscere più da vicino il cosa consiste questo nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione, come nasce e quali sono le finalità.

Il sistema IT-Alert

IT-Alert fa suonare i cellulari delle regioni italiane già da qualche mese. Oggi 14 settembre 2023 arriva sui cellulari della popolazione di Piemonte, Puglia e Umbria il nuovo sistema di allarme pubblico per l’informazione che divulga messaggi utili in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso in una determinata area geografica. Nelle altre regioni italiani è iniziata durante gli scorsi giugno e luglio. Ad esempio, in Toscana, Sardegna e Sicilia. Come pure in Calabria ed Emilia-Romagna. E due giorni fa, in Campania, Friuli-Venezia Giulia e Marche.

Dunque, questo nuovo sistema di allarme pubblico è in fase di sperimentazione.

IT-Alert si riconosce perché ha un suono differente dalla consueta suoneria. E’ un messaggio che si riceve solo se il cellulare è accesso. Infatti, è attivato dalle cell-broadcast, cioè le celle delle reti degli operatori di telefonia mobile.

Le cell-broadcast consentono ai messaggi IT-Alert di essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine. Funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.

Il sistema IT-Alert non sostituisce le modalità di informazione e comunicazione che utilizzano le diverse regioni. Bensì, ci sarà un’integrazione.

Obiettivi

Il sistema IT-Alert ha come obiettivo quello di permettere la diffusione rapida di un determinato evento avvenuto o imminente, tale da fornire prime informazioni sulle possibili situazioni di pericolo.

I test che si svolgono in questo periodo consentono di rendere noto il nuovo sistema anticipatamente e comprendere se funziona. Come pure trarre indicazioni per perfezionarlo, anche rispetto al funzionamento del segnale a seconda del modello di cellulare e dei sistemi operativi.

Superata la fase di test, IT-Alert consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

Chi riceve il messaggio IT-Alert?

Il messaggio IT-Alert è ricevuto da chi possiede un cellulare attivo e si trova in una zona interessata da un’emergenza o da una calamità.

Tale servizio corrisponde agli standard internazionali del Common Alerting Protocol. Così, garantisce la capacità di più sistemi, reti, mezzi, applicazioni o componenti nazionali e internazionali, di scambiare informazioni tra loro e di utilizzarle. Quindi di diffondere allerte, allarmi di emergenza e avvisi pubblici.

Mentre ciò accade, alcun dato personale del destinatario del messaggio è raccolto e né archiviato. Proprio per via della modalità di invio del sistema di cell-broadcast.

Come funziona It-Alert

I cellulari collegati alle reti degli operatori di telefonia ricevono questo messaggio. Perché accada non è necessario iscriversi al alcun servizio e né scaricare un’applicazione.

Come pure il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti.

Tuttavia, in alcuni casi, potrebbe essere necessaria una preventiva verifica della configurazione del cellulare.

Può accadere che un messaggio rivolto ai cellulari agganciati ad una determinata area, possa arrivare anche a chi è al di fuori di quella precisa area. E se il cellulare non ha copertura, il messaggio potrebbe non arrivare.

Per quali eventi viene utilizzato?

Una volta operativo, IT-Alert sarà utilizzato per sei tipologie di rischio di competenza del Servizio Nazionale di Protezione Civile, previste attualmente dalle direttive.

E sono:

  • maremoto generato da un terremoto;
  • collasso di una grande diga;
  • attività vulcanica, per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli;
  • incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica;
  • incidenti rilevanti in stabilimenti industriali;
  • precipitazioni intense.

La normativa

La normativa che ha introdotto il sistema di allarme pubblico IT-Alert fa capo inizialmente alla Direttiva UE 2018/1972 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’11 dicembre 2018. Viene istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche che immette sistema di allarme pubblico, stabilendo che ‘gli Stati membri provvedono affinché, quando sono istituiti sistemi di allarme pubblico in caso di gravi emergenze e catastrofi imminenti o in corso, i fornitori dei servizi mobili di comunicazione interpersonale basati sul numero trasmettano allarmi pubblici agli utenti finali interessati’.

In Italia, è immesso per la prima volta dal decreto-legge del 18 aprile 2019 n.32. L’obiettivo è di tutelare la vita umana attraverso servizi mobili di comunicazione destinati agli utenti coinvolti in gravi emergenze, catastrofi imminenti o in corso. La norma prevede l’introduzione del servizio IT-Alert.

Il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 giugno 2020 n.110 regola le modalità di attivazione del sistema IT-Alert, delineando gli aspetti tecnico-operativi del servizio, e istituendo il Comitato Tecnico, col compito di monitorare e aggiornare le modalità di funzionamento del servizio. Successivamente, col Decreto Legislativo dell’8 novembre 2021 n. 207 si stabiliscono quali sono le situazioni in cui si attiva.

La Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 ottobre 2020 è aggiornata dalla Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, estendendo il periodo di sperimentazione fino al 13 febbraio 2024. Inoltre, prevede che, in casi di emergenze nazionali, la Protezione Civile può integrare le modalità di informazione e comunicazione già previste dalla normativa vigente con il sistema IT-Alert, per informare la popolazione e permettere di adottare misure di autoprotezione specifiche rispetto all’emergenza.

Calendario dei test IT-Alert

19 settembre in Basilicata, Lombardia e Molise;
21 settembre nel Lazio, in Valle d’Aosta e Veneto;
26 settembre in Abruzzo e nella Provincia Autonoma di Trento;
27 settembre in Liguria;
3 ottobre nella Provincia Autonoma di Bolzano.

Tali date potrebbero non venire rispettate nel caso in cui i sistemi di protezione civile regionali siano impegnati in attività per eventuali allerte coincidenti negli stessi giorni in cui il test è programmato.

Conclusioni

Così comprendiamo facilmente che l’analisi delle informazioni fornite dagli utenti, trattate in forma anonima, insieme al lavoro degli operatori di telefonia mobile, consentono di capire il funzionamento del sistema e aggiustare le anomalie.

Naturalmente è necessario avviare quella che gli addetti al lavoro definiscono ‘cultura di protezione civile’. Quindi, la diffusione dell’osservanza delle emergenze e i comportamenti che tutti siamo tenuti ad osservare, poiché diminuiscono l’aspetto del rischio, favorendo l’informazione tempestiva delle persone potenzialmente coinvolte, con l’obiettivo di minimizzare l’esposizione individuale e collettiva al pericolo.

https://www.periodicodaily.com/i-bambini-si-rivolgono-ai-social-media-per-le-notizie/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

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