La polizia morale torna a pattugliare le strade dell’Iran. Avranno nuovamente il compito di punire le donne che non indossano il velo. La polizia morale era stata messa in disparte dopo la morte della 22enne Masha Amini, che ha causato proteste di massa.
Torna la polizia morale in Iran
In Iran torna il pugno duro contro le donne che non indossano il velo. A dieci mesi dalla morte della 22enne Masha Amini mentre era in stato di fermo da parte degli agenti per non aver indossato correttamente il velo che ha causato proteste di massa, la polizia morale torna in strada per sanzionare le donne che non indossano l’hijab nei luoghi pubblici. A darne l’annuncio è stato il portavoce della polizia Saeed Montazermahdi. “Coloro che non rispettano le regole saranno affrontati e perseguiti dalla magistratura”, ha detto.
La polizia morale era stata messa in disparte dopo la morte di Amini. Il procuratore generale iraniano Mohammad Jafar Montazeri aveva annunciato che la polizia morale era stata abolita dalle autorità competenti. Tuttavia, non vi sono mai state conferme sul fatto che il lavoro delle unità di pattugliamento, ufficialmente incaricate di garantire la sicurezza morale nella società, sia effettivamente terminato.
Nei giorni scorsi, sono stati pubblicati sui social media foto e video che mostrano poliziotte in chador che ammoniscono e arrestano le donne che non indossano il velo. Il quotidiano Shargh ha riferito che a quattro donne è stato ordinato di “seguire corsi di psicologia”, “di pulire gli ospedali” ed è stato “proibito loro di guidare per due anni”.
Leggi anche: Iran: proseguono le proteste per la morte di Masha Amini
