Le autorità dell’Iran prevedono di utilizzare il riconoscimento facciale per far rispettare la nuova legge sull’hijab. Il governo ha introdotto tale legge, che limita ulteriormente il modo di vestirsi delle donne, il 15 agosto.
Iran: le autorità prevedono di utilizzare il riconoscimento facciale per far rispettare la legge sull’hijab
Il governo iraniano ha in programma di utilizzare la tecnologia del riconoscimento facciale sui trasporti pubblici per identificare le donne che non rispettano la nuova legge sull’hijab. Ad affermarlo è il segretario del ministero iraniano per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio, Mohammad Saleh Hashemi Golpayegani.
Il 15 agosto il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha firmato un nuovo decreto che limita ulteriormente il modo di vestirsi delle donne. In base alla nuova legge sull’hijab e sulla castità, le donne che pubblicano le loro foto senza l’hijab su Internet saranno private di alcuni diritti sociali per un periodo compreso tra sei mesi e un anno. Inoltre, alle donne ritenute non conformi sarà impedito di entrare negli uffici governativi, nelle banche o di viaggiare sui mezzi pubblici. Le dipendenti di governo saranno licenziate se le loro immagini sui profili social media non saranno conformi con le leggi islamiche. Il nuovo decreto ha suscitato proteste in tutto il paese. Numerose donne sono state arrestate per non aver rispettato il codice di abbigliamento e costrette a confessare.
Le carte di identità biometriche
Dal 2015, il governo iraniano ha introdotto gradualmente le carte d’identità biometriche. Queste includono un chip che memorizza dati come scansioni dell’iride, impronte digitali e immagini del viso. I ricercatori temono che queste informazioni saranno ora utilizzate con la tecnologia di riconoscimento facciale per identificare le persone che violano il codice di abbigliamento obbligatorio, sia nelle strade che nel cyberspazio. Secondo diversi analisti, il governo iraniano ha accesso a tutti i volti e può così trovare facilmente una persona. Molti affermano che il presidente Riasi, un ultra conservatore, si stia concentrando solo sul togliere i diritti alle donne e non sui problemi reali che affliggono l’Iran. Secondo loro Raisi, non è in grado di affrontare i problemi infrastrutturali, economici e ambientali del paese e per questo si accanisce sulle donne, ritenute un bersaglio semplice.
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