In Iran è stata eseguita la prima esecuzione di un manifestante anti-regime. Shock di tutto il mondo. Intanto, i medici hanno riferito che le forze di sicurezza iraniane hanno sparato da distanza ravvicinata alle donne colpendole al volto, agli occhi, al petto e ai genitali.
Iran: esecuzione di un manifestante anti-regime
Le autorità iraniane hanno giustiziato Mohsen Shekari, il giovane manifestante anti-regime di 23 anni colpevole, secondo la giustizia iraniana di aver condotto una guerra contro Dio. Durante le proteste per la morte di Mahsa Amini, Shekari aveva aggredito un paramilitare e bloccato una strada. L’impiccagione di Shekari rappresenta un monito del regime ai manifestanti. Secondo l’ONG Iran Human Rights, altre decine di persone rischiano attualmente la pena di morte.
L’esecuzione della pena capitale di Shekari è stata condannata da esponenti politici di tutto il mondo. “Il governo italiano è indignato di fronte alla condanna a morte di Moshen Shekari, giovane che si era unito alle manifestazioni per la libertà in Iran. Questa inaccettabile repressione da parte delle autorità iraniane non può lasciare indifferente la comunità internazionale, e non potrà fermare la richiesta di vita e libertà che viene dalle donne e dai giovani iraniani”, ha affermato la premier Giorgia Meloni. Anche il governo tedesco ha condannato l’accaduto e ha annunciato di aver convocato l’ambasciatore iraniano. Il ministro degli Esteri Annalena Baerbock ha affermato che “il disprezzo del regime iraniano per l’umanità non conosce limiti”.
Le forze di sicurezza iraniane sparano ai genitali delle donne
Altre notizie scioccanti arrivano dall’Iran. Secondo quanto riferito dai medici intervistati dal Guardian, durante le proteste le forze di sicurezza iraniane hanno sparato da distanza ravvicinata alle donne colpendole al volto, agli occhi, al petto e ai genitali. I medici, che hanno detto che stanno curando i feriti in segreto per evitare l’arresto, hanno affermato di aver notato che le donne arrivano con ferite diverse rispetto agli uomini. Un medico della provincia centrale di Isfahan ha affermato di ritenere che le autorità abbiano preso di mira uomini e donne in modi diversi “perché volevano distruggere la bellezza di queste donne”. Un medico di Karaj, città vicino a Teheran, ha affermato che le forze di sicurezza “sparano ai volti e alle parti intime del corpo delle donne perché hanno un complesso di inferiorità. E vogliono liberarsi dei loro complessi sessuali facendo del male a questi giovani”.
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