giovedì, Aprile 17, 2025

Iran: bambine avvelenate per chiudere le scuole femminili

Negli ultimi mesi in Iran centinaia di bambine sono state avvelenate nel tentativo di provocare la chiusura delle scuole femminili. La città di Qom, che è il centro degli studi religiosi sciiti in Iran, è la più colpita. Ma perché il regime colpisce proprio le scuole? Come in Afghanistan, anche in Iran le scuole sono i “centri” in cui si forma l’opposizione politica al regime e per questo le autorità conservatrici puntano a chiuderle.

Bambine avvelenate in Iran: cos’è successo?

Shock in Iran. Secondo quanto riferito, il regime iraniano ha avvelenato le bambine con l’obiettivo di chiudere le scuole femminili. Un’autorità sanitaria ha affermato che negli ultimi a Qom, una delle principali città sante iraniane, qualcuno ha avvelenato centinaia di bambine di circa 10 anni. Secondo quanto riferito dall’agenzia IRNA, il 14 febbraio i genitori si sono riuniti davanti al governatorato della città per chiedere spiegazioni. Oggi il viceministro della Salute Youness Panahi ha implicitamente confermato che “l’avvelenamento è stato intenzionale“. Panahi ha anche rivelato che “è emerso che alcuni individui volevano che tutte le scuole, soprattutto quelle femminili, fossero chiuse”. Il viceministro ha poi spiegato che l’avvelenamento è stato causato da composti chimici disponibili non per uso militare e che non è né contagioso né trasmissibile.

Non solo a Qom

Secondo quanto riportato dalla BBC, oltre a Qom, anche la città di Borujerd è stata teatro di avvelenamenti. La BBC riporta che nelle ultime 48 ore oltre 90 studentesse delle scuole superiori si sono recate in ospedale con sintomi di avvelenamento.  


Leggi anche: Iran: stuprata e uccisa per non aver indossato il velo

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