Nell’ultimo periodo gli eventi accaduti in Medio Oriente hanno contribuito ad aumentarne l’instabilità politica. Ci riferiamo sia all’uccisione del leader dell’ISIS Abu Bakr al-Baghdadi, morto suicida, sia all’aggressione turca nei confronti delle milizie curde.
Questi due eventi hanno attirato l’attenzione della stampa mondiale, soprattutto perchè hanno prodotto dei cambiamenti significativi, ovvero la morte di al-Baghdadi ha messo segno una vittoria contro il terrorismo, e la Turchia, da parte sua, è riuscita ad ottenere la sua “safe zone” a danno dei curdi, con un colpo di mano giudicato discutibile da molti Paesi.
Gli eventi qui sopra esposti hanno, però, messo in secondo piano un’altra questione che ha tenuto banco nei mesi scorsi, vale a dire l’arricchimento dell’uranio iraniano.
Proprio a questo proposito, il vice presidente iraniano e capo dell’organizzazione iraniana per l’energia atomica Ali Akbar Salehi ha annunciato due novità, la prima riguarda l’aumento dell’arricchimento dell’uranio portando a cinquemila grammi, la produzione gironaliera, e in secondo luogo ha annunciato che gli ingenieri iraniani hanno messo punto due nuove centrifughe di ultima generazione per l’arricchimento dell’uranio, una delle quali è in fase di sperimentazione.
Il vice presidente Salehi hanno dichiarato, davanti alle telecamere della tv di stato che: ” L’Iran sta mettendo in funzione 60 centrifughe avanzate Ir-6 nel sito nucleare di Natanz, cioè il doppio di prima”.
Le nuove centrifughe, a detta di Salehi, possono prudurre una quantità d’uranio dieci volte superiore a quella delle centrifughe Ir-1, in questo modo, teoricamente, si ridurrebbero anche i tempi tecnici per produrre un ordigno nucleare, sebbene le autorità iraniane abbiano sempre escluso l’ipotesi che l’arricchimento dell’uranio servisse per la costruzione della bomba atomica.
Da fonti iraniane giunge anche un’altra cattiva notizia, vale dire che gli scienziati stanno mettendo a punto anche un altro tipo di centrifuga, capace di produrre uranio ad una velocità di cinquanta volte superiore a quella attuale.
Inutile dire che la creazione di nuove centrifughe per l’arricchimento dell’uranio violano ancora una volta l’accordo del 2015 “Joint Comprehensive Plan of Action”, meglio noto con l’acronimo di “JCPOA“, in base al quale, l’Iran può avere in funzione solo 5.060 centrifughe di tipo Ir-1.
Gli Stati Uniti hanno appreso con disappunto le novita annunciate dal vice presidente iraniano e hanno annunciato nuove sanzioni. Il ministro del Tesoro americano Steve Mnuchin ha dichiarato che i destinatari di queste nuove sanzioni sono: ” sono legati ad un’ampia serie di comportamenti malvagi del regime, compresi gli attentati ai marines americani a Beirut nel 1983, all’associazione ebraica (Aima) a Buenos Aires nel 1994, così come a episodi di tortura, uccisioni extragiudiziali e repressione dei civili. Questa azione riduce ulteriormente la capacità della Guida suprema di portare avanti la sua agenda di terrore e oppressione”.
L’escalation di tensione tra Iran e Stati Uniti dimostra ancora una volta che la questione iraniana non può essere sottovalutata.