venerdì, Aprile 18, 2025

Iowa nel caos e i risultati tardano ad arrivare

DES MOINES (IOWA). La prima competizione tra i Democratici per la scelta dell’avversario di Trump alla Casa Bianca si apre nel caos che Lunedì notte e Martedì mattina ha travolto i procedimenti elettorali e ha causato notevoli discrepanze nei risultati, tanto da non essere ancora stati annunciati. 

Secondo gli esperti, la causa sarebbe dovuta al funzionamento “a singhiozzo” della nuova applicazione che avrebbero dovuto usare i capi delle circoscrizioni elettorali per il conteggio dei voti.

In più, ogni circoscrizione avrebbe dovuto riportare “tre serie di risultati”, ma nulla ha funzionato come previsto.

Mandy McClure, portavoce del Partito Democratico (IDP), ha dichiarato: “abbiamo riscontrato notevoli discrepanze nella ricezione dei risultati”. E ha poi spiegato: “In aggiunta al sistema informatico utilizzato per i tabulati, stiamo anche utilizzando foto e biglietti di carta per validare la compatibilità di tutti i risultati ed assicurare con accuratezza i numeri riportati”. 

La McClure assicura, poi, che il problema non sia dovuto a una sorta di hackeraggio: “questo è semplicmente un problema di ricezione” e prosegue asserendo che “verificare i dati e i pezzi di carta è valido ma semplicemente richiederà più tempo per procedere all’elaborazione dei risultati”.

Alcuni elettori Democratici durante i caucuses di Lunedì sera

Nonostante quanto dichiarato dalla portavoce del partito, Tom Courtney, leader del Partito Democratico per lo Stato dell’Iowa, ha dichiarato che l’applicazione per l’invio dei risultati fosse un flop già dal momento in cui è stata creata e che gli organizzatori dei caucuses siano stati costretti a ricevere i risultati attraverso i telefoni, creando, com’è immaginabile, diverso scompiglio.

Già dalle prime ore del mattino, infatti, il partito Democratico ha dichiarato che il ritardo fosse dovuto a un non meglio specificato “controllo di qualità” e che le nuove regole implicassero una verifica tripla degli esiti.

Questa è la prima volta nella storia dell’Iowa in cui i Democratici abbiano deciso di ricontrollare per tre volte gli esiti elettorali, dividendo: i conteggi della “prima scelta”, i voti totali per lo “schieramento finale” dopo la seconda scelta (qualora il primo candidato eletto non abbia raggiunto la soglia del 15% delle preferenze dei partecipanti) e, infine, il totale dei “delegati” che ogni candidato abbia ricevuto.

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