Riflessioni sul COVID- 19
“Da questa sera l’Italia è territorio protetto”. Con queste parole il premier Conte ha annunciato la sera del 9 marzo l’attuazione del nuovo DPCM con cui tutta l’Italia sarà considerata zona rossa sino al 3 aprile.
Dichiarazione che per un attimo mi ha fatto provare la sensazione di impotenza e di smarrimento che dovettero provare i miei nonni quando, il 10 giugno del 1940, sentirono alla radio la fatidica frase ” L’Italia è entrata in guerra.” Momenti cruciali che hanno determinato delle svolte epocali, segnando il destino di intere generazioni.
Anche noi stiamo vivendo, ormai da alcune settimane, un momento che sta stravolgendo la quotidianità e che cambierà il nostro futuro più prossimo.
Vecchi e nuovi millenials abituati all’ hic et nunc tecnologico e multimediale; assuefatti ad un tempo che fluisce velocemente e in cui tutto è accelerato, ora ci viene chiesto di rallentare, di aspettare e di rispettare inderogabilmente alcune regole fondamentali per contenere il diffondersi del Coronavirus.
La situazione attuale ha posto tutti, indistintamente, in una condizione di nuova esistenza tra cui il principio del rispetto, da molti dimenticato come tale, per gli altri a cui è legato quello per noi stessi. Ed è per questo che è fondamentale osservare la regola dell’#iorestoacasa per tutelare se stessi, i propri familiare e tutta la comunità.
Paradossalmente il COVID- 19 ci sta dando l’opportunità di ristabilire quegli equilibri naturali alterati per cui da tempo sono scese in piazza migliaia di persone nel segno comune del Fridays For Future. Lo stare a casa fa anche sì che il nostro nemico, lo smog, si sia ridotto drasticamente rendendo l’aria più respirabile.
L’emergenza di questo lungo periodo ci porta a trascorrere più tempo con i nostri figli tra studio, lavoro e svaghi.
Stando a casa riscopriamo il piacere dei tempi lunghi e dilatati durante i quali ci si sono spazi per riflettere e ritrovare il proprio essere.
Il virus, il nostro attuale comune nemico da sconfiggere, ci costringe a rispettare delle norme e a capire che è necessario ritrovare il giusto equilibrio tra uomo e natura.
Certamente il prezzo da pagare è molto alto, ma, prima o poi, qualcosa di drastico sarebbe dovuto accadere per ristabilire l’equo bilanciamento naturale, sociale ed economico.
Il COVID – 19 ci sta insegnando che è arrivato il momento di imparare nuovamente a rispettare la vita.
