Si chiama Medi Bastoni, l’uomo che in Indonesia ha percorso 700 km a piedi di spalle per sensibilizzare il suo governo sul tema della deforestazione.

Sta camminando dalla sua città Java fino alla capitale Jakarta, per un totale di 700 chilometri, con la particolarità che li percorre di spalle. Il suo obiettivo è quello di sensibilizzare il governo e il Paese sulla questione ambientale. Infatti, l’Indonesia è un paese con uno dei tassi più alti al mondo di deforestazione. Secondo il Greenpeace, nell’ultimo mezzo secolo sono stati degradati più di 74 milioni di ettari di foresta pluviale, ovvero un’area grande quasi due volte il Giappone.
L’uomo, di 43 anni, ha cominciato il suo cammino il 18 luglio partendo dal villaggio Mount Wilis – 2.500 metri sul livello del mare – nella zona est di Java.
Che l’impresa non fosse delle più semplici era da immaginarselo. Eppure Medi Bastoni ha portato avanti la sua iniziativa con impegno e dedizione attraverso quelle province che più di tutte sono oggette di deforestazione. La sua più grande speranza è quella di incontrare il Presidente Joko Widodo nella capitale quando arriverà dopo circa un mese di viaggio.
“E’ una pazzia – commenta uno dei passanti che lo ha osservato passare dalla cittadina di Sragen nel centro di Java – penso sia impossibile percorrere una tale distanza all’indietro. – E continua – Ma la sua è una missione nobile e dobbiamo supportarlo. Speriamo solo che riesca ad arrivare a Jakarta.”
“Spero che il governo inizi a preoccuparsi e a prendersi cura della situazione ambientale – ha commentato Medi Bastoni presso Reuters TV – In modo tale che le generazoni più giovani inizini a loro volta a prendersi cura dell’ambiente.“
Il programma di Bastoni è quello di percorrere circa 20-30 chilometri al giorno grazie il solo sostegno di barrette e acqua; mentre uno specchietto retrovisore attaccato allo zaino lo aiuta a evitare gli ostacoli.
Medi e Greta a favore dell’ambiente
Ma Medi Bastoni non è stato il primo a battersi a favore dell’ambiente. Basti pensare all’enorme mobilitazione messa in atto grazie all’impegno di Greta Thunberg. La ragazzina anno 2003, si è impegnata in una lotta costante per salvare il mondo da noi stessi incitando nei mesi passati numerosi studenti a scendere in piazza per uno sciopero di massa a sostegno dell’ambiente.
Le sue azioni hanno favorito la sensibilizzazione di molti governi e privati che si sono impegnati per eliminare da spiaggie, bar e ambiente la plastica attraverso nobili iniziative.