Tragedia in India, dove le inondazioni nel Sikkim hanno causato almeno 14 morti e oltre 100 dispersi. Il premier indiano Narendra Modi si è messo in contatto con il governatore del Sikkim Prem Singh Tamang e gli ha assicurato il massimo aiuto da parte del governo centrale.
India: inondazioni nel Sikkim
Un’inondazione causata dallo straripamento del lago Lhonak, nello stato indiano del Sikkim, ha provocato la morte di almeno 14 persone. Inoltre, oltre 100 persone risultano disperse. Le autorità hanno affermato che le operazioni di salvataggio sono state ostacolate dai ponti spazzati via e dai fiumi che scorrono impetuosi. I media locali hanno riferito che quattordici ponti sono stati gravemente danneggiati o crollati. Le riprese delle emittenti indiane hanno mostrato case crollate e veicoli sommersi mentre l’acqua si riversava nelle aree edificate. Nel frattempo, il dipartimento meteorologico indiano ha avvertito di frane e interruzioni dei voli poiché è prevista ulteriore pioggia nei prossimi due giorni in alcune parti del Sikkim e negli stati circostanti.
Le autorità locali ha spiegato che la tragedia è frutto di una serie di episodi concatenati: gli argini del lago himalayano Lhonak, normalmente ghiacciato, si sono spezzati durante la notte a causa di un nubifragio; l’acqua fuoriuscita si è riversata nel fiume Teesta, nella sottostante valle di Lachen, il cui corso si è ulteriormente ingrossato dopo il rilascio dell’acqua di una diga, deciso dai responsabili, per il livello preoccupante, salito improvvisamente. Il fiume a quel punto è straripato, devastando le infrastrutture circostanti, spazzando via ponti e gran parte delle strade.
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