Da oltre un anno le proteste degli agricoltori attanagliano più regioni dell’India, soprattutto quelle in cui vi sono ancora sistemi lontani dalla monopolizzazione industriale. Lo stato dell’Uttar Pradesh è quello che ha registrato il più alto numero di polemiche e proteste, che hanno generato anche numerose vittime. Circa nove agricoltori sono morti a causa dei tumulti scoppiati nel distretto di Lakhimpur Kheri.
L’India torna dunque a vivere un periodo drammatico, dovuto essenzialmente alle politiche del leader Narendra Modi in natura economica.
India: cosa è successo nell’Uttar Pradesh?
Stando ad Al Jazeera, i nove agricoltori dell’Uttar Pradesh sarebbero stati investiti da un automobile di proprietà di un ministro. L’auto avrebbe colpito i lavoratori mentre protestavano contro le manovre del governo. Per il ministro convolto nella vicenda però anche gli agricoltori avrebbero reagito violentemente picchiando l’autista e i tre membri del partito al governo Bharatiya Janata Party presenti sull’auto.
Nel frattempo gli agricoltori non mollano. Intendono proseguire nella loro battaglia volta a sensibilizzare il governo evitando l’entrata di una serie di multinazionli nel commercio indiano. Dharmendra Malik, uno dei leader dell’Unione Bharatiya Kisan, a Reuters ha detto che le proteste non si fermeranno ma continueranno a favore degli agricoltori. “Intensifichiamo la nostra agitazione nell’Uttar Pradesh e in altre parti del paese per evidenziare la difficile situazione di agricoltori innocenti“.
Il governo dell’Uttar Pradesh intanto annuncia che donerà circa 4,5 milioni di rupie indiane alle famiglie vittime della violenza di domenica.
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