Cosa fare per ripararsi all’aperto? Si deve rimanere a casa a tutti i costi? Cosa fare in montagna o in campeggio? Ecco le risposte dei Vigili del Fuoco.
Dopo un’ondata di caldo, è tornata la pioggia. Diverse decine di dipartimenti sono stati posti in allerta arancione per l’ondata di calore di questo venerdì 25 agosto, con punte a volte violente previste nella seconda metà della giornata. Cosa si può fare per proteggersi al meglio durante questa ondata di maltempo?
Il sito web dei Sapeurs pompiers de France offre consigli ai francesi che stanno vivendo da vicino questi violenti temporali, ma sono indicazioni che valgono per tutti, quindi ottime anche per noi italiani.
La prima raccomandazione per evitare incidenti è quella di rimanere in casa e cercare un riparo. Se c’è il rischio di temporali, è buon senso evitare di camminare nella foresta o di uscire in montagna. “L’estate è la stagione più favorevole ai temporali. Il sole splende più a lungo e quindi è più forte. E più l’aria è calda, più sale velocemente e in alto, incontrando zone sempre più fredde”, spiegano i vigili del fuoco del Basso Reno sul loro sito web. Questa sovrapposizione di uno strato d’aria anormalmente caldo e di uno strato d’aria anormalmente freddo porta alla formazione di violente correnti d’aria verticali. Queste correnti agiranno sull’umidità, sui frammenti di ghiaccio e sulle gocce d’acqua contenute nelle nubi, creando cariche elettriche per attrito”.
Si consiglia innanzitutto di monitorare l’evoluzione del tempo in tempo reale sugli account ufficiali delle autorità sui social network (Prefettura, Polizia, Esercito).
Evitare i fulmini all’aperto
Poi, tutto dipende da dove ci si trova quando scoppia il temporale. Se siete all’aperto, dovete evitare di diventare un bersaglio per i fulmini e stare lontani da qualsiasi oggetto o elemento che possa essere un vettore, come alberi e fonti d’acqua. Tenetevi lontani dalle strutture metalliche (tralicci, cancelli, pali, recinzioni, ecc.) e almeno non toccatele. Allontanarsi dalle aree boschive, non ripararsi sotto un albero o un gruppo di alberi. In montagna, allontanarsi dai punti più alti o dalle cime non appena si vedono lampi o si sentono tuoni. Scendere almeno 30 metri sotto il punto più alto. Tenersi lontani dai corsi d’acqua e non entrare mai in un sentiero sommerso o rimanere sul bordo di una spiaggia. Non rifugiarsi in grotte o capanne isolate. Se non c’è un riparo solido, accovacciarsi a terra con i piedi su un materiale isolante (cerata, zaino, corda, ecc.) e infilare la testa nelle spalle. Allontanarsi di almeno 3 metri dalle altre persone presenti nelle vicinanze. Se possibile, ripararsi in un edificio solido o in un’auto chiusa quando si è fermi.
In auto, non guidare, non parcheggiare sotto un albero e non toccare le parti metalliche dell’auto. Non ripararsi mai sotto un ombrello e abbandonare qualsiasi oggetto, soprattutto se metallico, che possa sporgere sopra la testa: forconi, falci, mazze da golf, ecc.
Non rifugiarsi in una cabina telefonica
Evitare di correre e di fare lunghi passi
Non rimanete in tenda se siete in campeggio, preferite un’area di cemento o accovacciatevi a terra. Segnalare immediatamente eventuali incendi di cui si è testimoni
Proteggersi in casa
Scollegare le apparecchiature elettriche Staccare la spina dell’antenna del televisore. L’apparecchio può “implodere” in caso di forti sbalzi di tensione. Se si utilizza un dispositivo di assistenza medica (respiratoria o di altro tipo) alimentato da corrente elettrica, prendere le dovute precauzioni contattando (con largo anticipo) l’organizzazione che lo gestisce per sapere come comportarsi. Evitare di toccare parti metalliche come tubi e rubinetti dell’acqua ed elettrodomestici.
Non fare bagni o docce
Non avvicinarsi alle finestre e tenerle chiuse
Non utilizzare mai il telefono fisso per evitare il rischio di sbalzi di tensione. Tuttavia, è possibile utilizzare un telefono cellulare. Se possibile, fate installare preventivamente un parafulmine.
Non lavorare sui tetti e non toccare in nessun caso i cavi elettrici caduti a terra.
In caso di vento forte
Riporre o fissare preventivamente gli oggetti sensibili al vento in un luogo riparato.
Limitare gli spostamenti
Limitare la velocità su strade e autostrade
In città, prestare attenzione alla caduta di oggetti
In caso di forte pioggia
In caso di forti piogge, si raccomanda di non percorrere mai, in nessun caso, strade o corsi d’acqua inondati d’acqua. “Un veicolo, anche un 4×4, può essere travolto da 30 centimetri d’acqua”, sottolineano i vigili del fuoco del Basso Reno. In caso di innalzamento del livello dell’acqua, si consiglia di non uscire di casa, ma di informarsi e seguire le istruzioni fornite dalle autorità locali o dalla prefettura. Non scendere mai al piano inferiore. Al contrario, salite ai piani più alti, muniti di radio, batterie, torcia e candele per l’illuminazione, se necessario.