mercoledì, Aprile 16, 2025

Il Surrealismo solare di Magritte a Parigi

La rinascita che segue la fine della seconda mondiale e il Surrealismo solare di Magritte in mostra al museo d’Orsay. Dal 10 febbraio al 21 giugno è in programma l’esposizione che esplora il “periodo Renoir” del pittore.


Il Surrealismo e il suo inizio con Breton


Cosa si intende per Surrealismo solare di Magritte?

Tra 1943 e 1947 l’artista si confronta con Auguste Renoir, arrivando a teorizzare una riforma del movimento definito col Manifesto del 1924. Tuttavia, il suo progetto non ottiene il riscontro desiderato e abbandona questi studi. André Breton, capofila dell’avanguardia, parla del Surrealismo come di un modo per esprimere il funzionamento del pensiero. Magritte in questi anni arricchisce la sua tavolozza di colori e ricerca il piacere di dipingere, rappresentando il lato bello della vita. Influenza la sua scelta anche la notizia della sconfitta delle truppe naziste a Stalingrado e quindi dell’avvicinarsi della fine del conflitto mondiale, Sono rappresentativi della ricerca artistica di questo periodo una cinquantina di quadri, guazzi e molti disegni.

Il René Magritte pensiero

Il pittore indaga la percezione del mondo e la conoscenza degli oggetti che si riflettono nel linguaggio. Afferma che la riproduzione su tela è un modo di raffigurazione somigliante a ciò che è il pensiero. Gli accostamenti apparentemente illogici nei suoi quadri inducono a ragionare sulla realtà che ci circonda. L’artista è conscio di non poter riprodurre perfettamente quello che concepisce. Un altro aspetto della sua arte riguarda il rapporto tra immagine e linguaggio. La visioni oniriche e la visione personale delle idee sono temi ricorrenti nelle sue opere.

La mostra “Magritte-Renoir. Il surrealismo solare”

Il percorso al museo d’Orsay propone dipinti e disegni che vanno dalla fine degli anni Trenta al primo dopoguerra. Nei primi dipinti Magritte esprime ancora l’angoscia delle azioni belliche. Poi i lavori esprimono altre sensazioni più vivaci, come in “Età del piacere” del 1946. La mostra presenta anche alcuni capolavori di Renoir, Francis Picabia e Jeff Koons. Si delinea così una posterità a questa produzione dell’artista.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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