Un altro piccolo, ma importante, passo avanti per i diritti della minoranza LGBTI è stato fatto ieri in un paese africano. Dopo la depenalizzazione dell’omosessualità decisa in Gabon solo un mese fa, ieri il Sudan ha modificato l’articolo 148 del proprio codice penale che dal 1991 prevedeva la pena di morte per i reati connessi alla sodomia (che al momento rimane ancora attiva in Iran e Arabia Saudita).
La notizia, accolta con piacere dalle associazioni impegnate nella tutela dei diritti umani, è in linea con la politica riformista del governo sudanese che ha messo al bando le mutilazioni genitali femminili e la lapidazione per apostasia.
Nonostante la cancellazione della pena capitale nel paese africano è da sottolineare che l’omosessualità e qualsiasi identità connessa ad una minoranza sessuale e/o di genere nel paese rimangono illegali e sono al momento ancora punite con il carcere a vita.