Le statistiche per le spese scolastiche in Italia registrano aumenti per gli acquisti sia per quanto riguarda i materiali sia per i libri. Tra tre settimane la campanella suonerà per le alunne e gli alunni saranno impegnati per il nuovo anno scolastico 2023/2024. Emerge che il rientro a scuola è più caro. Vediamo nel dettaglio cosa sta accadendo.
La situazione
Il rientro a scuola è più caro per alunni e famiglie che si trovano a dover fronteggiare le spese per l’imminente inizio del nuovo anno scolastico in Italia. Le analisi dei dati mostrano che la spesa prevista è di 606,80 euro per ciascun alunno per i materiali e 502,10 euro per ciascun alunno per i libri e due dizionari. I materiali hanno subito un notevole aumento dei prezzi già lo scorso anno, a settembre 2022. Le associazioni che tutelano i consumatori informano che tale spesa è destinata ad aumentare rispetto a un anno fa.
Per chi inizia il percorso della scuola secondaria di primo grado, la spesa per i libri è di circa 300 euro. Mentre per chi è prossimo a cominciare la scuola secondaria di secondo grado, dunque un liceo, si arriva a 500 euro. Dalle statistiche si evince che un leggero risparmio si ha per chi frequenta il liceo linguistico. Mentre il liceo scientifico sembra essere il più caro.
A livello pratico, si nota che ciascun libro è aumentato anche di tre euro. Infatti, si è registrato, da parte delle associazioni competenti, che la spesa media per i libri è passata, in un solo anno, da una media di 318 a 340 euro.
Si tratta di una cifra alta. Infatti, bisogna considerare che in Italia la situazione economica è scenario di rincari in numerosi campi. Non ultimi i rincari dell’estate che sta finendo. Come pure va tenuto in considerazione che esiste un Decreto Ministeriale n.209 che nel 2013 ha fissato il tetto massimo, evidentemente ampiamente superato, di spesa di 294 euro per la prima classe, 117 per la seconda e 132 per la terza, per la scuola secondaria di primo grado.
Naturalmente i libri di testo, a scuola, assolvono all’importante funzione dell’apprendimento. Sono necessari per garantire ‘sistematicità e coerenza all’insegnamento tenendo in considerazione il piano dell’Offerta Formativa, i Piani di studio e le innovazioni derivanti dall’uso delle tecnologie digitali’.
Come consumatori, ci interroghiamo sui reali limiti del tetto di spesa espresso nel Decreto. Sembra di sì. Pur dovendo rientrare nel limite del 10% . E se è approvato dal collegio docenti, quando si riunisce per scegliere i libri da adottare per l’anno scolastico successivo.
Strategie contro il caro-prezzi per la scuola
Dunque, il rientro a scuola più caro è una realtà. Dopo i rincari dell’estate, senza andare troppo lontano ma mettendo a paragone il mese di giugno 2023 con il precedente, ovvero maggio 2023, vediamo che sono aumentati i costi per viaggiare in aereo e per il trasporto via mare. Ancora, risultano aumentati i prezzi per i vacanzieri dei villaggi e dei campeggi. Come pure del soggiorno in alberghi e ostelli della gioventù. Ancora, è aumentato il prezzo del noleggio auto. E di piscine, palestre e stabilimenti balneari.
E’ chiaro che si valutano quali possono essere le strategie contro il caro-prezzi per la scuola. Quindi, per risparmiare negli acquisti della scuola.
Ad esempio, si può puntare a riutilizzare il materiale degli anni passati. Come pure a scambiare il materiali con altri e a comprare libri di testo usati. Nello specifico, per gli acquisti di cartoleria, può essere utile evitare di seguire le tendenze del momento e di non comprare accessori di marca. Il risparmio stimato può arrivare al 40%.
Inoltre, un altro suggerimento è quello di acquistare presso i supermercati, cercando ‘offerte volantino’.
Cosa accadrà
Riguardo ai libri di testo, le associazioni di tutela dei consumatori pensano di vigilare rispetto all’abitudine di alcuni editori di pubblicare ogni due o tre anni nuove edizioni, dovute a modifiche marginali. Ciò non permette di acquistare i libri usati. Di conseguenza, non si può risparmiare.
Conclusioni
Dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze dell’Italia, arrivano segnali positivi. Sono in corso discussioni per promuovere e definire misure per supportare le famiglie. Dunque, il Governo si sta attivando per valutare la possibilità di attivare interventi finanziari a favore delle famiglie. Dunque, potrebbero verificarsi detrazioni o erogazione di fondi per il diritto allo studio.