A partire dal 2035 termineranno le vendite di automobili con motori endotermici. Dunque sarà necessario passare alle vetture elettriche oppure a quelle a idrogeno. Nel primo caso si sta già provvedendo con l’installazione delle colonnine di ricarica, mentre nel secondo (soprattutto in Italia) si è ancora indietro. Per questo motivo è significativa la notizia che giunge da Mestre, dove è stato inaugurato il primo distributore di idrogeno.
Mestre, primo distributore di idrogeno da collaborazione Eni-Toyota
Il primo distributore di idrogeno italiano si trova a San Giuliano (Mestre). Si tratta di un progetto a marchio Eni, realizzato con la collaborazione di Toyota. Alle due aziende si sono affiancati il Comune e la Città Metropolitana di Venezia. La stazione di servizio prevede due punti di erogazione che hanno una potenzialità di oltre 100 kg/giorno e che sono dotati di tutte le misure di sicurezza necessarie in questi casi. La notizia si è già diffusa anche all’estero. Come riporta Il Sole 24 Ore, dalla Germania sono arrivate chiamate dai turisti tedeschi per chiedere quali sono gli orari di apertura dello stabilimento.
Toyota guarda all’idrogeno: dalla pista alla strada
“Questo è un traguardo e un punto di partenza”
Raggiunto da Il Sole 24 Ore, Giuseppe Ricci, direttore generale di Energy Evolution di Eni, ha parlato in questi termini dell’apertura del primo distributore di idrogeno a Mestre: “Questo è un traguardo e, insieme, un punto di partenza. Vogliamo essere protagonisti – ha proseguito il dirigente – della costruzione di infrastrutture per rispondere alla domanda di mobilità sostenibile e, più in generale, di una efficace e concreta transizione energetica”.
Toyota mette a disposizione le Mirai
Sulla base di un’intesa raggiunta nel 2019 tra Comune e Città metropolitana di Venezia, Eni e Toyota, l’azienda automobilistica giapponese metterà a disposizione dieci Mirai. Tre vetture sono già state consegnate al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e verranno utilizzate dal Comune. Altri tre modelli, invece, verranno inseriti nel parco auto del servizio di car-sharing Kinto Share operante sempre nel capoluogo veneto. Nei mesi successivi, poi, si stabiliranno le modalità con le quali utilizzare le rimanenti Mirai fornite da Toyota.