Un team di astronomi ne sarebbe certo al 99%: avrebbero scoperto il pianeta più giovane, o uno dei più giovani, dell’intero universo.
Che caratteristiche ha il pianeta più giovane?
La notizia è uscita sulla rivista The Astrophysical Journal Letters: un disco di gas circumplanetario, che potrebbe significare la presenza di un esopianeta delle dimensioni di Giove. La costellazione sarebbe quella dell’Ofiuco, il possibile tredicesimo segno zodiacale, a 395 anni luce dalla Terra. Il pianeta, se di tale si tratta, tra i più giovani dell’universo. Sarebbe infatti nato “appena” 1,6 milioni di anni fa, ancora quindi in fase di formazione.
Il telescopio James Webb Space Telescope rivela l’universo primordiale
Una scoperta in una scoperta
Al momento della scoperta, gli scienziati non stavano cercando nulla di simile. Era infatti allo studio la giovane stella AS 209, con l’ausilio di un telescopio Atacama Large Millemeter/submillimeter Array: e in questo modo è stata individuata “una macchia di luce emessa nel mezzo di uno spazio altrimenti vuoto nel gas che la circonda”. Da cui le ipotesi: è solo la terza volta che un disco circumplanetario viene rilevato con certezza.
Momenti eccitanti
“Il modo migliore per studiare la formazione dei pianeti è osservarli mentre si stanno formando. Viviamo in un momento molto eccitante, anche grazie ai potenti telescopi” ha affermato Jaehan Bae, professore di Astronomia all’Università della Florida, nonché autore principale dell’articolo. La fonte è un’intervista rilasciata, sotto forma di comunicato stampa, al National Radio Astronomy Observatory.
Nuove informazioni in arrivo
Naturalmente non è tutto. La speranza degli scienziati è che il telescopio spaziale James Webb possa aiutare a determinare la massa esatta del nuovo pianeta, e insieme la chimica atmosferica: questo potrà, forse, aggiungere nuove informazioni sul Sistema Solare. Come ha dichiarato al New York Times Myriam Benisty, astronoma all’Istituto di Planetologia e astrofisica di Grenoble, coautrice dello studio, “è come guardare al nostro passato”. Per il resto, non rimane che attendere.