giovedì, Giugno 27, 2024

Il mito di Faust: tra leggenda e letteratura

Nato come racconto popolare tedesco, il mito di Faust è entrato a far parte della cultura europea e mondiale poi. Ancora oggi è possibile trovare richiami alla leggenda faustiana. Come ogni altro mito, alcune sue caratteristiche secondarie sono mutate nel corso del tempo. Molti artisti hanno cominciato, già da secoli, a reinterpretarlo in chiave più moderna e personale.

Chi è l’uomo che ha ispirato il mito di Faust?

Secondo alcune testimonianze del XVI secolo, si tratterebbe del dottor Johann Georg Faust, nato intorno al 1480. Con ogni probabilità, i vari racconti sono ispirati alla sua figura. Il dottor Faust si definiva infatti un mago e un alchimista. Anche questa informazione va presa con le pinze. In molti oggi sono convinti che fosse un impostore più credibile di altri. Di certo sono molte le leggende che girano sul dottor Faust. In una confessa lui stesso di aver stipulato un patto col diavolo, dopo che un frate francescano ha tentato di convertirlo al cattolicesimo. In un’altra si parla di un suo presunto omicidio di un vecchio cappellano. La più celebre sembra però essere quella legata alla sua morte, descritta come violenta e avvenuta forse il venerdì santo del 1540. Proprio questi due ultimi aspetti sembrano aver rafforzato le dicerie sul suo presunto patto col diavolo.

Qual è la tradizione letteraria del mito di Faust?

Con Johann Spies si ha il primissimo libro sulla leggenda di Faust. “Storia del dottor Faust, ben noto mago e negramante” viene pubblicato intorno al 1587. Quasi cinquant’anni dopo la morte di Johann Georg, dunque. Il racconto di Spiel è anche conosciuto come “Faustbuch“, ovvero “Libro di Faust“. È proprio tramite quest’ultimo che il mito di Faust giunge nell’Inghilterra elisabettiana. Qui viene poi tradotto da P.F. Gent. Su di lui non si hanno molte informazioni. Si è pensato che Gent sia il dimunitivo di Gentleman, in riferimento quindi al suo statuto sociale. L’unica informazio che si ha per certa su questa traduzione è il titolo. P.F. Gent la intitola infatti: “The Historie of Damnable Life, and Derserved Death of Doctor Iohn Faustus“. Alcuni studiosi parlano di un’ulteriore traduzione popolare, pubblicata forse nel 1592 col titolo di “Il libro inglese di Faust“.

Il Dottor Faust” di Christopher Marlowe

Rappresentata per la prima volta nel 1592, “La tragica storia del Dottor Faust” è una delle rappresentazioni più importanti e conosciute del mito di Faust. L’opera di Marlowe rimane ancorata in parte al testo della tradizione. Anche il suo Faust dovrà infatti stipulare un patto con Lucifero, e non con Mefistofele come accadrà nelle rappresentazioni successive, che durerà ventiquattro anni. Dopo questo lasso di tempo, Lucifero potrà reclamare la sua anima. Sebbene Faust si mostri più volte spaventato dall’idea della dannazione che lo attende, l’uomo sembra ignorare la possibilità di una redenzione. Ed è proprio questo uno dei fulcri principali dell’opera di Marlowe.

Faust” di Johann Wolfgang Goethe

Goethe lavora al proprio “Faust” per gran parte della sua vita. La sua opera rappresenta un punto di rottura con la tradizione. Una delle novità del suo testo è che il patto tra Mefistofele e Faust non dura più ventiquattro anni. Faust infatti dichiara: “Dovessi dire all’attimo: «Ma rimani! Tu sei così bello!», […] allora accetterò la fine!”. Inoltre viene aggiunta la tragica storia d’amore tra Faust e Margherita. La novità più importante dell’opera di Goethe è però la salvezza di Faust. Difatti, citando Paolo Orvieto, non ci troviamo più davanti al: “Mistificatore diabolico, condannato dagli exempla, nella Historia e da Marlowe alle più spaventose pene infernali per il suo patto con Satana“. Alla fine, Dio perdona Faust. La sua costante ricerca della verità e il suo desiderio di progredire non sono visti come peccati. “Chi si affatica sempre a tendere oltre, noi possiamo redimerlo”, cantano infatti gli angeli.

Doctor Faustusdi Thomas Mann

Pubblicato nel 1947, il “Doctor Faustus” di Mann rappresenta per molti aspetti una novità sul tema del mito di Faust. La storia viene raccontata da un punto di vista esterno. È Serenus, amico di Adrian, a raccontarcela. Oltretutto, Adrian è un musicista ambizioso, che stipula un patto con Mefistofele per riuscire al meglio nella propria carriera artistica. Nel romanzo di Mann, questo patto inoltre torna a durare ventiquattro anni. Un’altra novità è legata al personaggio di Mefistofele. Durante il loro incontro, si scopre che il diavolo ha agito tramite vari personaggi che sono entrati nella vita di Adrian. Soprattutto però è difficile capire se Mefistofele sia reale oppure frutto della follia del protagonista. Anche il finale si discosta dalla tradizione. Adrian infatti non va incontro alla dannazione o alla redenzione come i Faust precedenti.

Com’è cambiato il mito di Faust?

Come si può notare dai testi citati, il mito di Faust è cambiato nel corso del tempo. Con Marlowe, Faust è ancora legato alla visione religiosa, all’idea di Bene e di Male. Anche se c’è un tentativo di superarlo, il personaggio rimane legato a questa concezione. Citando di nuovo Orvieto, il Faust di Goethe è: “Il grande eroe trasgressore dell’età romantica o postromantica“. Questo Faust non ha paura della dannazione e il suo patto sembra quasi una scommessa. Infine vi è il Faust di Thomas Mann che cambia identità e anche ruolo. Con lui poi il mito di Faust si trova legato a una nuova realtà: quella della Germania contemporanea. Questi però sono solo tre esempi di come possa essere elaborato il mito di Faust. L’arte, in ogni sua forma, ce ne ha offerti tanti altri e ognuno di loro racconta una realtà tutta sua.


Goethe, nasceva oggi il geniale scrittore tedesco


Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles