venerdì, Aprile 18, 2025

Il ministro delle Finanze portoghese prevede un calo significativo dell’inflazione ad aprile

L’inflazione ad aprile in Portogallo dovrebbe rallentare significativamente, con i prezzi dei prodotti finali che beneficeranno del calo dei prezzi dell’energia e delle materie prime, ha dichiarato il ministro delle Finanze Fernando Medina. I prezzi al consumo portoghesi sono aumentati del 7,4% su base annua a marzo, rallentando per il quinto mese consecutivo dopo aver toccato un massimo di tre decenni del 10,1% a ottobre.

Le previsioni sull’inflazioni ad aprile in Portogallo

Medina ha dichiarato a una commissione parlamentare di aspettarsi un calo dei prezzi per i prodotti derivati dal carburante o dall’elettricità, nonché per quelli che dipendono dai costi di trasporto internazionali e dai prezzi delle materie prime. Per contribuire a contenere i prezzi alimentari ostinatamente alti che stanno colpendo duramente le famiglie, il governo ha recentemente annunciato un elenco di 44 beni essenziali, tra cui latte, pane, riso, pomodori e alcuni tipi di carne e pesce, la cui imposta sul valore aggiunto (IVA) del 6% sarà temporaneamente rimossa a partire dal 18 aprile.

Una pietra miliare visibile

“Ci aspettiamo che aprile sia una pietra miliare visibile… che la diminuzione dell’inflazione diventi più significativa già ad aprile e che continui nei mesi successivi per tutto l’anno”, ha dichiarato. Il governo prevede che l’inflazione media annua scenderà al 4% nel 2023, una stima più ottimistica rispetto al 5,4% previsto dalla Commissione Europea. Nel 2022 l’inflazione ha raggiunto il 7,8%, il livello più alto degli ultimi trent’anni. Per saperne di più: In Portogallo i prezzi delle marche private aumentano più di quelli delle marche commerciali

Impennate dei prezzi

A marzo, i prezzi energetici portoghesi sono scesi del 4,4% rispetto a un anno fa, quando i prezzi del petrolio e del gas si erano impennati in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, ma i prezzi degli alimenti non lavorati hanno subito un’impennata del 19,3%. L’inflazione di fondo, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è scesa al 7,0% su base annua dal 7,2% di febbraio.

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