Il governo turco nega l’affermazione del leader dell’opposizione secondo cui avrebbe chiesto l’approvazione degli USA per l’arresto del sindaco di Istanbul.
Il governo turco nega che siano coinvolti gli USA nell’arresto del sindaco di Istanbul
Il ministro della Giustizia turco Yılmaz Tunç ha respinto le affermazioni del principale leader dell’opposizione Özgür Özel secondo cui il governo avrebbe chiesto l’approvazione degli USA per l’arresto arresto del sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu. “È un’accusa assurda. La magistratura dovrebbe ricevere istruzioni dagli USA? Ovviamente no”, ha detto Tunç “Sappiamo molto bene chi sta effettivamente cercando il permesso dalle potenze straniere e si sta lamentando della Turchia all’estero. Forse il signor Özel sta proiettando”, ha aggiunto. Tunç ha inoltre accusato Özel di aver tentato di indebolire il sistema giudiziario e ha ribadito che il sistema giudiziario turco opera in modo indipendente. “La nostra magistratura non accetta ordini, né dall’interno del paese, né dall’estero, e certamente non da governi stranieri“, ha affermato. “Questo genere di affermazioni non sono solo irrazionali, ma rivelano di più sulla mentalità di chi le fa. La magistratura in Turchia è indipendente e imparziale. Prende decisioni basate sulle prove e tutti i procedimenti legali sono soggetti a revisione giudiziaria completa all’interno del nostro Paese”, ha aggiunto.
L’arresto di İmamoğlu, avvenuto il 19 marzo, è avvenuto poco dopo una conversazione telefonica tra il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan e il suo omologo americano Donald Trump. Il senatore del Connecticut Chris Murphy ha recentemente affermato che non è stata una “coincidenza” che “la decisione di mettere in prigione il leader dell’opposizione sia stata presa subito dopo una telefonata con Donald Trump, probabilmente approvata e autorizzata da Donald Trump”.
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