giovedì, Aprile 17, 2025

Il film ucraino che ha ispirato le proteste di Hong Kong

“Winter on fire: Ukraine’s Fight for Freedom“: il film-documentario del 2015 che ha ispirato le proteste di Hong Kong e che racconta le proteste che portarono alla rivoluzione ucraina del 2014.

Si chiama “Winter on fire: Ukraine’s Fight for Freedom” il docu-film ucraino del 2015 che, come riporta il Time, ha ispirato le proteste di Hong Kong.

La visione del film avrebbe, infatti, ispirato i migliaia di manifestanti che da sedici settimane si battono per maggiori garanzie democratiche e il ritiro della legge che permette l’estradizione in Cina.

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Le proiezioni del film “Winter on fire” ad Hong Kong

Durante l’estate migliaia di persone in decine di quartieri di Hong Kong si sono radunate per la proiezione del film ucraino. La pellicola, che ha ottenuto una nomination agli Oscar, racconta delle manifestazioni che, tra il 2013 e il 2014, portarono al rovesciamento del governo filo-russo.

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il film ucraino che ha ispirato le proteste di Hong Kong
Una foto dei cittadini di Hong Kong riuniti per guardare il film ucraino che ha ispirato le proteste

È tempo di riflettere e assorbire nuove idee per dare energia al nostro movimento“, ha dichiarato Napo Wong, che ha organizzato la proiezione del film nel quartiere vicino all’Università di Hong Kong.

Un esempio, dunque, di come il cinema possa costituire un importante spunto di riflessione politico-sociale che coinvolga tutti e che sia in grado di parlare a chiunque.

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La trama del film ucraino “Winter on fire” che ha ispirato le proteste ad Hong Kong

Il film racconta delle proteste che hanno travolto il governo ucraino alla fine del 2013 e che hanno portato alla cosiddetta “rivoluzione ucraina” e al rovesciamento del governo filo-russo.

Nel 2013 l’Ucraina è ufficialmente indipendente da più di vent’anni. Tuttavia, mentre la popolazione civile guarda con interesse a un accordo di libero scambio con l’UE, nell’ottica di un avvicinamento all’occidente, il governo guarda invece con favore ad un accordo economico con la Russia.

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La protesta ha inizio quando, nel novembre del 2013, la firma dell’accordo con l’Unione Europea salta. Centinaia di migliaia di abitanti di Kiev scendono così in piazza Maidan (da qui il nome del movimento Euromaidan) per manifestare contro la decisione del governo del premier Janukovyc.

Il film racconta dei novantatré giorni che portarono alla messa in stato d’accusa del premier. Numerose scene del film riportano le violenze e le violazioni dei diritti umani perpetuate dalle forze di polizia ucraine nei confronti dei manifestanti.

Il racconto della lotta per la democrazia e per il pieno godimento dei diritti individuali e democratici, e della lotta contro il rischio di uno stato di polizia, è sicuramente il sottile filo rosso che unisce due storie così lontane nel tempo e nello spazio.

I parallelismi tra le proteste di Hong Kong e la vicenda ucraina

Entrambi i movimenti sono nati per combattere un singolo provvedimento del governo, nel caso di Hong Kong la legge che permette l’estradizione in Cina e nel caso ucraino il rifiuto del presidente di firmare un accordo commerciale con l’Unione Europea.

Entrambi, tuttavia, si sono trasformati in qualcosa di molto più grande. Sono diventati movimenti che lottano per la democrazia e la piena applicazione dei suoi principi.

Kenneth Chan, un professore di Scienze Politiche all’Università di Hong Kong, in merito ai possibili parallelismi ha rivelato al Time: “I manifestanti ucraini hanno ritenuto che i loro leader fossero burattini del governo russo, nel modo in cui molti di Hong Kong vedono i loro come burattini di Pechino“.

Le bande con la camicia bianca, inoltre, che a Hong Kong hanno picchiato i manifestanti in qualità di gruppi filo-governativi, ricordano i titushki ucraini, i criminali che nel film “Winter on Fire” si uniscono alle forze di polizia.

La canzone originale “Glory to Hong Kong“, colonna sonora delle proteste e per molti equiparabile ad un nuovo inno nazionale, sembrerebbe poi ispirata dalla frase “Glory to Ukraine” che risuona durante tutto il film.

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Con la visione del film “Winter on Fire” da parte dei manifestanti, si conferma dunque la volontà sempre più evidente di trasformare un movimento di protesta in un movimento che lotta per la democrazia e l’indipendenza di Hong Kong dal governo cinese. L’impressione, quindi, è che i manifestanti non si fermeranno facilmente davanti alle repressioni della polizia, repressioni che potrebbero rivelarsi sempre più dure man mano che la protesta va avanti.

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