Il progetto è ambizioso: creare una passerella percorribile per visitare il centro e i sotterranei del Colosseo. Tutto entro il 2023.
Potremo vedere il Colosseo in una nuova prospettiva?
“La ricostruzione dell’arena del Colosseo è una grande idea, che ha fatto il giro del mondo. Sarà un grande intervento tecnologico che offrirà la possibilità ai visitatori di vedere non soltanto, come oggi, i sotterranei, ma di contemplare la bellezza del Colosseo dal centro dell’arena” ha spiegato Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. Così ha presentato il bando di Invitalia, che realizzerà il nuovo piano per l’arena e si occuperà di completamento, conservazione e consolidamento. L’idea è semplice: costruire un piano retrattile che permetterà ai visitatori di camminare fino al centro dell’arena. In questo modo sarà possibile osservare il monumento da un altro punto di vista.
Un progetto che viene da lontano
L’idea originaria era già stata lanciata nel 2014 dall’archeologo Daniele Manacorda. L’anno dopo il ministro Franceschini ha finanziato il progetto con 18,5 milioni di euro, inserendolo nel Piano Strategico Grandi Progetti Culturali. I vantaggi sono molti, non solo a livello turistico. Sarà possibile infatti comprendere quali fossero le funzioni originarie del Colosseo, anche con l’ausilio della tecnologia. Questa permetterà di rivivere gli spettacoli che si svolgevano nell’arena, che poteva ospitare tra i 50.000 e gli 80.000 spettatori.
I committenti e i candidati
Il committente dell’intero progetto è Mibact – Parco Archeologico del Colosseo. La scadenza è il 1° febbraio, ed entro quel giorno imprese e singoli professionisti potranno presentare le loro idee. L’obiettivo finale sarebbe iniziare i lavori entro il 2021, e terminarli entro il 2023. “Gli interventi dovranno essere progettati in modo da offrire contemporaneamente la percezione del piano dell’arena su cui avvenivano i giochi e la visione del complesso sistema di strutture e meccanismi sottostanti” si legge nel bando. “La nuova arena dovrà essere pensata come un piano unitario, ad alto contenuto tecnologico. Sarà costituito da dispositivi meccanizzati di apertura e chiusura, consentendo ai visitatori di comprendere la sinergia e la stretta relazione con i sotterranei. Utilizzerà anche sistemi che rimandino al meccanismo degli ascensori e delle scene mobili antiche. Il sistema mobile dovrà essere realizzato in modo da poter essere attivato in tempi rapidi e più volte nella stessa giornata, per proteggere le strutture archeologiche sia dalle precipitazioni atmosferiche, sia da una eccessiva insolazione. Allo stesso tempo consentirà di svelare i segreti della complessa macchina organizzativa degli spettacoli”.
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