domenica, Aprile 20, 2025

Il Cile pone fine alla Costituzione di Pinochet

Ieri, in Cile, si è svolto il referendum sulla riforma della Costituzione. I cileni hanno votato a larghissima maggioranza a favore di una nuova Costituzione, così il Cile pone fine alla Costituzione ereditata da Pinochet. Secondo i risultati quasi definitivi che coprono oltre il 99% dei seggi elettorali, i voti a favore di una nuova Costituzione hanno raggiunto il 78%, con un’affluenza intorno al 50%.

Cile pone fine alla Costituzione di Pinochet, cos’è successo?

Un anno fa in Cile si è verificata una massiccia rivolta popolare contro le disuguaglianze sociali. I manifestanti erano contro il governo cileno guidato dal presidente conservatore Sebastian Piñera. Sostenevano che la Costituzione scritta dal regime militare autoritario nel 1980, contribuisse a mantenere le profonde disuguaglianze che caratterizzano il Cile, e a impedire qualsiasi cambiamento strutturale di un sistema che favorisce l’intero apparato privato rispetto al pubblico.

Dopo le continue proteste, il presidente Piñera, con un indice di gradimento sceso al minimo storico, ha deciso di indire un referendum sulla riforma della Costituzione.

Ieri i cittadini cileni, seguendo rigide norme per contenere la pandemia di coronavirus, come indossare mascherine e portarsi una penna da casa, hanno votato per il referendum.

Alla domanda “Quiere usted una Nueva Constitución?”, “Vuole una nuova Costituzione?”, il 78% degli elettori hanno risposto “apruebo”, “approvo”, ponendo fine alla Costituzione di Pinochet.

Inoltre, in una seconda scheda, hanno deciso che l’assemblea, che dovrà scrivere la nuova Costituzione e dovrà insediarsi entro maggio del 2021, sarà composta esclusivamente da membri, 155, eletti direttamente, in cui verrà garantita la parità di genere.

Cosa prevede la nuova Costituzione

Nella nuova Costituzione sarà riservato un certo numero di seggi alle popolazioni indigene, anche se il Congresso cileno non ha ancora stabilito quanti. Le proposte dell’assemblea dovranno essere approvate a maggioranza di due terzi. Tra le questioni che potrebbero essere in primo piano nel nuovo testo ci sono il riconoscimento della popolazione indigena dei mapuche; la revisione dei contratti collettivi di lavoro; la riforma del sistema privato dell’assistenza sanitaria, dell’istruzione e delle pensioni. Entro la seconda metà del 2022 si terrà un nuovo referendum che dovrà approvare o respingere il testo della nuova Costituzione.

Gli elettori hanno bocciato l’ipotesi di una assemblea mista, composta per metà da membri eletti direttamente e per metà da attuali parlamentari.

La popolazione festeggia e il Presidente dichiara che ci sarà un nuovo inizio

Dopo la vittoria del sì ci sono stati festeggiamenti in tutto il Paese. In particolare a Plaza Italia, nella capitale Santiago, dove un anno fa sono iniziate le proteste che avevano portato alla richiesta di una nuova Costituzione.

Il presidente Sebastian Piñera ha detto che la nuova costituzione dovrà essere una casa per tutti e che incorporerà l’eredità delle generazioni passate, la volontà delle generazioni presenti e le speranza delle generazioni a venire. Piñera ha dichiarato: “Questo referendum non è la fine, è l’inizio di una strada che dobbiamo percorrere verso una nuova Costituzione”.


Leggi anche: Rivolte in Cile: si contano circa 1500 arresti e più di 10 morti

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