giovedì, Aprile 17, 2025

I satelliti dell’ESA catturano l’estensione degli incendi in Europa

Nelle ultime settimane devastanti incendi hanno colpito Grecia, Italia, Spagna e Portogallo, causando diverse vittime, lo sfollamento di migliaia di persone e danni diffusi alle infrastrutture.

Da gennaio sono già bruciati oltre 260.000 ettari di terreno in tutta l’UE, un’area grande quanto il Lussemburgo. Molti incendi stanno ancora divampando in vaste aree dell’Europa meridionale e non solo.

In risposta alla crescente minaccia degli incendi, l’Agenzia spaziale europea ha rilasciato una versione aggiornata del suo Atlante mondiale degli incendi che raccoglie i dati satellitari per tracciare le fiamme.

Attraverso il cruscotto, gli utenti possono confrontare la frequenza degli incendi tra i vari Paesi e analizzare l’evoluzione degli incendi nel tempo. L’atlante è stato lanciato originariamente nel 2019, con il supporto delle agenzie di protezione civile europee e dei vigili del fuoco.

Lo strumento utilizza i dati notturni del radiometro della temperatura superficiale del mare e della terra a bordo di Copernicus Sentinel-3A, il principale satellite europeo per l’osservazione della Terra.

Funzionando come un termometro nel cielo, il sensore misura la radiazione termica infrarossa per rilevare la temperatura delle superfici terrestri, che viene utilizzata per individuare gli incendi.

Negli ultimi sette anni, i dati dell’Atlante mondiale degli incendi mostrano un numero significativo di incendi rilevati in Portogallo, Italia, Grecia, Francia e Spagna. Il numero più alto di incendi raggiunto in quell’arco di tempo è stato registrato in Portogallo nell’agosto 2016 e nell’ottobre 2017.

Sebbene gli incendi selvaggi siano una parte naturale di molti ecosistemi, gli scienziati hanno avvertito che stanno diventando più frequenti e più diffusi a causa del cambiamento climatico che porta condizioni più calde e secche in molte parti d’Europa.


A luglio, a Rodi sono bruciati circa 50.000 ettari in una sola settimana, costringendo quasi 20.000 persone a fuggire dall’isola greca. Il servizio di mappatura rapida Copernicus, che supporta le autorità con informazioni geospaziali durante le emergenze, è stato attivato per questo evento e ha aiutato i vigili del fuoco a combattere l’incendio.

Utilizzando i dati satellitari, l’ESA ritiene che le autorità, i ricercatori e le organizzazioni possano elaborare strategie più efficaci per la prevenzione e la gestione degli incendi.

“L’impegno costante dell’ESA, di Copernicus e dell’UE nel fornire continuamente questa preziosa risorsa rafforza l’importanza di sfruttare la tecnologia spaziale per affrontare le sfide ambientali critiche”, ha dichiarato Olivier Arino, responsabile della Sezione progetti di osservazione della Terra dell’ESA.

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