Dal regno dei faraoni alla città di Archimede
Direttamente dal Musées Royaux d’Art et Histoire di Bruxelles arrivano nella città aretusea preziosi reperti egizi, risalenti alla XXI dinastia (1070-900 a.C.) provenienti dal Secondo Nascondiglio di “Deir el Bahari”, una grande tomba collettiva scoperta nel 1891 sulla riva occidentale del Nilo. Luogo oggi conosciuto con il nome moderno di “Bab el Gasus” cioè la porta dei sacerdoti. È proprio questo il titolo dato alla mostra, che sarà visitabile fino al 7 Novembre 2017 presso la galleria Civica Montevergini di Siracusa. Spazio normalmente adibito ad esposizioni d’arte contemporanea, che per questa particolare occasione è stato adeguatamente offerto all’antico.
Vari i pregiati manufatti in esposizione. Si possono ammirare parti di papiri, stele funerarie, vari sarcofagi riccamente decorati, una mummia in perfetto stato di conservazione e numerosi Ushabti (statuette funerarie, il cui scopo era quello di accompagnare il defunto nell’aldilà, provvedendo ad ogni suo bisogno).
La mostra è inoltre arricchita da una particolarità che la rende unica nel suo genere, la presenza del modulo EUROPA (EXPOSITIVE LABORATORY MODULE) progettato dall’Istituto Europeo di Restauro, un modulo di cristallo lungo 16 metri, all’interno del quale operano diverse restauratrici provenienti da vari paesi. Il visitatore durante il percorso offerto dalla mostra, ha così la possibilità di seguire “dal vivo” le varie operazioni di restauro su dei sarcofagi.
La mostra rappresenta il fiore all’occhiello di una lunga serie di manifestazioni che si terranno in città questa estate, in onore dell’anniversario per i 1.750 anni dalla fondazione di Siracusa.