I Paesi Bassi sono stati il primo paese al mondo a legalizzare il matrimonio tra persone dello stesso sesso 20 anni fa. Ma per la famiglia reale olandese le regole erano diverse: il governo riteneva che se un erede avesse voluto sposare qualcuno dello stesso sesso, avrebbe dovuto rinunciare al diritto al trono. Da ieri, martedì 12 ottobre, le regole sono cambiate anche per i reali olandesi.
Cosa è cambiato per i reali olandesi?
La posizione è cambiata quando il primo ministro olandese Mark Rutte ha affermato che la principessa olandese, la diciassettenne Catharina-Amalia Beatrix Carmen Victoria, potrebbe sposare qualcuno di qualsiasi genere senza timore di rinunciare alla corona. La nuova posizione è una chiara rottura con le tradizioni di altre famiglie reali di tutto il mondo, comprese quelle che hanno evitato di affrontare il problema o disapprovare apertamente la pratica.
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La posizione del Parlamento
Nei Paesi Bassi, il parlamento deve approvare gli impegni reali. Ma Rutte, un sostenitore di lunga data dei diritti LGBTQ sia in patria che in Europa, ha affermato che i tempi sono cambiati dall’ultima volta che la questione è stata affrontata nel 2000. “Il governo … non vede perchè un erede al trono o il re dovrebbe abdicare se vuole sposare un partner dello stesso sesso”, ha scritto Rutte in una lettera al parlamento martedì. Ha detto che la posizione vale per tutti gli eredi al trono, non solo per la principessa Amalia, che non ha commentato pubblicamente. Il suo stesso partito aveva chiesto a Rutte di chiarire la posizione del governo dopo che erano state sollevate domande sulla successione reale e il matrimonio tra persone dello stesso sesso in un libro pubblicato durante l’estate.