Quella che è nata come emergenza sanitaria, trasformandosi ben presto in emergenza economica e sociale. Oggi rischia di far esplodere una nuova crisi.
I blocchi da parte degli Stati, le politiche di contenimento decise dai governi, che impongono anche lo stop agli spostamenti con qualsiasi mezzo, hanno fatto precipitare la situazione nel settore del trasporto aereo. Settore che, ricordano diversi dirigenti, “richiede spese quotidiane elevate e costanti“.
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Al di là dell’aspetto strettamente economico, che le compagnie aeree potrebbero faticare a gestire, esiste un altro aspetto che desta preoccupazione.
I piloti hanno bisogno di aggiornamento continuo. Il giorno in cui potranno tornare a bordo del loro velivolo, dovranno essere preparati.
Aggiornamento che richiede spesso la presenza sul posto e simulazioni di volo più reali possibili.
I piloti necessitano di aggiornamento continuo
In che modo i piloti “da terra” potranno rimanere al passo coi tempi?
L’aggiornamento richiesto ai piloti non consiste solo nel lucidare i loro Ray-Ban o rispolverare la divisa blu.
Devono migliorare le abilità del ponte di volo e assicurarsi che rimangano entro i limiti delle rigorose norme di sicurezza dell’aviazione.
Brian Strutton, della British Airline Pilots Association (BALPA) sottolinea come sia difficile per gli aviatori mantenersi in linea con i tempi stando a casa.
“I piloti richiedono addestramento frequente e ‘recency’per poter volare“, afferma Strutton.
La BALPA è l’associazione che rappresenta gli interessi di tutti i piloti del Regno Unito.
Con “recency” si intende il rispetto delle norme che stabiliscono che un pilota deve aver completato con successo tre decolli e atterraggi, negli ultimi 90 giorni. Uno dei quali utilizza l’impianto di atterraggio automatico della cabina di guida.
Per qualificarsi a 360 gradi, i piloti commerciali devono anche effettuare tre decolli e atterraggi notturni. Sempre entro i 90 giorni. Pratica più complessa, vista la minore visibilità col buio.
Ma questi non sono gli unici controlli ai quali devono sottoporsi. Esistono una serie di controlli annuali, che in questo momento sono più difficili da effettuare.
Questi includono il controllo di competenza della licenza, che un pilota dovrebbe fare ogni anno per mantenere valida la sua licenza di pilota.
Inoltre, la compagnia aerea dovrebbe effettuare un controllo di competenza operativa ogni sei mesi.
I controlli potrebbero essere effettuati nei simulatori
“La maggior parte di questi controlli potrebbe essere eseguita in un cosiddetto simulatore di livello D“, afferma Adam Twidell, pilota esperto e CEO di PrivateFly. Una piattaforma di prenotazione di aerei su richiesta.
Questi simulatori sono i più realistici, offrono condizioni simili al volo reale. Sono strumenti fondamentali per aiutare i piloti a migliorare le proprie capacità.
D’altra parte per non perdere l’allenamento l’unica strada sembra questa.
I programmi con i quali ci si allena riescono davvero ad ingannare il cervello, facendogli credere di essere in volo. Come ad esempio i giochi per computer, come Microsoft Flight Simulator.
Ma per quanto riguarda i simulatori, non ci sono sostituti in termini di valutazioni, formazione e certificazioni.
Simulatore Professionale Boeing737NG
Addestramento che presenta non poche problematiche in questo momento.
Innanzitutto c’è poca disponibilità di simulatori. Essendo chiuse molte strutture che offrono il servizio.
A questo si aggiunge la poca disponibilità di istruttori ed esaminatori per condurre controlli. Importante anche la presenza di un co-pilota.
La spesa, fattore non secondario. Un simulatore costa da $ 300 a $ 400 l’ora, senza il personale necessario. Un’impresa enorme adesso.
Altro aspetto da non tralasciare sono i corsi di addestramento al fuoco e al fumo, in cui i piloti devono salire su un aereo pieno di fumo ed evacuarlo.
Ci sono anche corsi di pronto soccorso e formazione sulla gestione delle risorse dell’equipaggio. Quest’ultimo prevede la valutazione di come i membri dell’equipaggio lavorano in squadra.
Insomma, una serie di controlli e addestramenti che con oltre 290.000 piloti attivi del mondo a casa diventa un problema evidente.
Proroga delle scadenze in tutto il mondo
Elementi aggiuntivi della licenza di pilota sono particolari certificati e qualifiche mediche che consentono loro di pilotare specifici tipi di aeromobili.
Per alleviare la pressione delle imminenti scadenze, le autorità di regolamentazione concedono estensioni temporali in tutto il mondo.
L’Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea (EASA) ha prorogato, in tutta Europa, alcune scadenze a condizione che ciascuna compagnia aerea presenti un piano di addestramento pilota dettagliato.
Piano che l’agenzia valuterà e deciderà se concedere la proroga.
Negli Stati Uniti la FAA non intraprenderà azioni legali contro i piloti in caso di non conformità con gli standard di durata del certificato medico. Se il loro certificato scade tra il 31 marzo e il 30 giugno 2020.
Lo afferma il vice procuratore capo della Federal Aviation Administration per le forze dell’ordine, Naomi Tsuda.
Nel Regno Unito, l’Autorità per l’aviazione civile, ha esonerato tutti gli operatori, l’equipaggio di condotta, gli istruttori e gli esaminatori impegnati nel trasporto aereo commerciale dai normali periodi di validità di licenze. Si parla di certificati e valutazioni che scadono prima del 31 ottobre 2020.
Flotta a terra
Tra aprile e maggio decine di vettori, soprattutto in Europa, metteranno a terra buona parte della loro flotta, arrivando a cancellare in media l’80-90% dei voli. Lasciando a casa numerosi piloti.
In alcuni paesi, le compagnie aeree operano con sussidi e, nel peggiore dei casi, l’equipaggio viene licenziato.
“Al momento il reclutamento dell’equipaggio di condotta è stato esaurito, mentre le compagnie aeree si stanno concentrando correttamente sul tentativo di consolidare le proprie finanze solo per sopravvivere“, afferma Sam Sprules, amministratore delegato dell’agenzia di reclutamento pilota AeroProfessional.
Tuttavia, Sprules sottolinea che una piccola minoranza di compagnie aeree sta adottando un approccio ottimistico. Ritenendo che la ripresa avverrà prima del previsto.
“Quello che vogliono fare è mantenere il loro reclutamento in movimento per capitalizzare sul fatto che c’è molto personale qualificato sul mercato in questo momento“, spiega Sprules.
Interviste faccia a faccia sostituite con strumenti online come Microsoft Office Teams o Skype
In tal modo le compagnie aeree possono selezionare un pool di candidati da rendere operativo nel momento il cui il settore potrà ripartire.
Cosa che avverrà nel momento in cui le restrizioni inizieranno a diminuire.
Karlene Petitt: i piloti potrebbero usare questo tempo di messa a terra per migliorare le loro conoscenze
Karlene Petitt, pilota statunitense del Boeing 777 e autore di “Normalizzazione della diversione: una minaccia alla sicurezza aerea“, dice alla Galileus Web che i piloti potrebbero fare tesoro di questo periodo a casa per perfezionarsi.
“Inizi a dimenticare le cose se non le usi”, dice. “E gran parte di ciò che facciamo come piloti è cognitivo. Se riesci a tenerlo in vita, non perderai la competizione“.
“Sarebbe bello – sottolinea Petitt – se le compagnie aeree rendessero disponibili gli strumenti di formazione online che avevamo a disposizione durante l’addestramento iniziale o durante la valutazione iniziale. In modo da poter mantenere la conoscenza mentre siamo a casa fino a quando non torneremo a volare“.
Karlene Petitt sottolinea l’importanza per i piloti di sfruttare il tempo a casa per perfezionare le loro conoscenze
Karlene Petitt, durante un lungo periodo fuori dalla cabina di pilotaggio, ha ideato ciò che lei stessa ha definito un “allenatore di carta“. Una sorta di poster da parete, per esercitarsi nelle procedure della cabina di guida a casa.
“Lo abbiamo fatto anni fa. Ti muovi e tocchi semplicemente fisicamente il pulsante perché il movimento di toccare effettivamente il punto in cui ti piacerebbe toccare in aereo aiuta a infonderlo nella memoria“, spiega il pilota.
Per i pochi piloti ancora in volo vengono garantite le condizioni di sicurezza
Joji Waites, specialista della sicurezza di volo presso BALPA, assicura alla Galileus Web kit di protezione, controllo e sanificazione degli aerei per i pochi membri dell’equipaggio che ancora volano. Trasporto merci, servizi medici, rimpatrio e alcuni servizi di linea.
Altro aspetto da non sottovalutare è il benessere psichico dei piloti rimasti a terra.
“Per coloro che non volano, quelli che sono sospesi, il cambiamento è verso il benessere“, afferma Waites.
“Sono disponibili risorse specifiche“, afferma Waites. “E entro la fine di quest’anno, ad agosto, è necessario che le compagnie aeree dispongano di un programma di rete di sostegno gestito da piloti per i piloti. In modo che possano sollevare confidenzialmente preoccupazioni sul benessere e sulla salute mentale“.
Molte compagnie aeree le hanno già messe in atto prima dell’uscita del regolamento. Indirizzando i piloti verso quelle strutture all’interno delle loro compagnie aeree in cui possono condividere preoccupazioni. “Avendo persone con cui parlare delle loro ansie e di ciò che stanno attraversando“.
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