Al termine del vertice del centrodestra, Salvini, Tajani e Meloni parlano della rosa di nomi del centrodestra proposti. Si tratta di Marcello Pera, Letizia Moratti e Carlo Nordio
L’intervento di Salvini
Salvini ha subito rivendicato la compattezza del centrodestra, muovendosi “all’unisono in questo percorso”. Ha messo in evidenza la soddisfazione del clima di confronto, partendo dal presupposto di “non imporre niente a nessuno”. Salvini ha poi parlato della storia degli ultimi trent’anni riguardo alle elezioni del presidente di Repubblica, che a suo avviso hanno sempre visto il centrosinistra o la sinistra “protagonisti nella proposta e nella scelta di presidenti di Repubblica che avevano in alcuni casi chiari ruoli di dirigenza organica di un partito”, che, aggiunge poi, “si sono comunque rivelati dei validissimi presidenti“. Come in questi 30 anni la sinistra ha legittimamente proposto le proprie personalità, adesso per Salvini la scelta spetta al centrodestra. Tutto ciò, prosegue Salvini, è stato possibile grazie al passo indietro di Berlusconi, sperando che i nomi vengano accolti con spirito di dialogo, offrendo proposte. Il leader della Lega ha poi fatto i nomi di Pera, Moratti e Nordio, che non hanno tessere di partito, ma hanno svolto incarichi di altissimo profilo.
- Pera, filosofo, saggista, ex presidente del Senato, docente universitario.
- Moratti, presidente della Rai, sindaca di Milano, portando l’expo a Milano e “portando rapporti internazionali che a Milano e all’Italia valgono ancora oggi”.
- Carlo Nordio, uomo di legge, “uomo liberale, uomo con idee chiare, perchè il presidente della Repubblica è anche presidente del Csm”.
Il leader della Lega ribadisce il fatto che non hanno presentato dirigenti di partito e rimarca il fatto che negli ultimi trent’anni tutti i presidenti proposti provenivano dall’area di sinistra. Salvini vuole formalizzare un percorso con la voglia di chiudere il cerchio quanto prima, sperando che il centrosinistra sia favorevole al dialogo. Ha poi accennato alla necessità di giungere quanto prima ad un accordo, anche a causa dei venti di guerra imminenti, della crisi energetica e dell’inflazione che aumenta. Egli ribadisce quindi che le personalità proposte non sono dei candidati di bandiera.
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L’intervento di Tajani
Molto conciso il suo intervento, ha sottolineato l’importanza dell’unità della coalizione di centrodestra e ha ringraziato Silvio Berlusconi, il quale “per senso di responsabilità, per continuare ad essere uno statista qual è, ha deciso di fare un passo di lato”. E’ stata la prima dimostrazione dell’unità del centrodestra”. Tajani ha evidenziato poi l’esistenza nel centrodestra di figure di spessore, ricchezze che “non possono essere nascoste e cancellate per servire la Repubblica”
Giorgia Meloni esprime soddisfazione per la rosa di nomi del centrodestra
Esprime soddisfazione per la compattezza della coalizione la leader di “Fratelli d’Italia”: “I tanti che sperano in una nostra disarticolazione stanno restando spiazzati”. Per Giorgia Meloni è fondamentale fare delle proposte concrete, partendo dai presupposti che dimostrano che la rosa proposta è legata a nomi non di bandiera. Per la Meloni “il centrodestra ha diritto a proporre una rosa e a chiedere agli altri di esprimersi, che è esattamente quello che gli altri farebbero con noi” e poi prosegue: “al netto di Carlo Azeglio Ciampi, gli ultimi presidenti sono tutti stati proposti dal centrosinistra, in una nazione nella quale si stima che la maggioranza dei cittadini sia di centrodestra”. La Meloni chiede rispetto per la gente che si sente rappresentata dalla loro area politica e culturale e ribadisce che i tre profili non sono di bandiera. La leader di Fratelli d’Italia parla di Pera, che è stato presidente di uno dei due rami del Parlamento esattamente come De Nicola, Gronchi, Leone, Pertini, Cossiga, Scalfaro e Napolitano. Parlando del curriculum della Moratti, dice di essere stata ministro, esattamente come Einaudi, Segni, Saragat,Cossiga, Scalfaro, Ciampi, Napolitano e ministro dell’Istruzione come Sergio Mattarella, rivendicando sulla qualità e la quantità di nomi femminili proposti dal centrodestra. Giorgia Meloni parla infine di Carlo Nordio come di una figura non politica, di cultura liberale, procuratore aggiunto di Venezia, protagonista di inchieste molto note e presidente della commissione ministeriale per la riforma del codice penale: “immaginare di avere una persona che conosce bene quel mondo (quello giudiziario) può essere un elemento di forza”. Infine la Meloni ha descritto proprio il curriculum di Tajani: sarà un caso o è il prossimo nome da proporre nel caso in cui il centrosinistra dovesse bocciare i tre nomi?
Le dichiarazioni a caldo di Enrico Letta
Congiuntamente alle dichiarazioni degli esponenti del centrodestra, Enrico Letta dichiara che i nomi del centrodestra proposti sono “nomi sicuramente di qualità”. E’ questo un segnale di apertura del centrosinistra?