I lamponi e le fragole sono frutti ricchi di sostanze nutritive, e sono ottimi da integrare nella nostra dieta. A questi aggiungiamo i mirtilli: vediamo quali benefici portano.
Quali benefici portano i mirtilli?
Cominciamo con un po’ di storia. I mirtilli sono originari del Nord Europa, generalmente Finlandia, Norvegia e Svezia. “L’arbusto è locale in questa regione e il suo profilo aromatico è molto acido. Si parla in questo caso di mirtillo europeo” spiega la nutrizionista sportiva Kelly Jones. “Sono molto più piccoli e scuri degli altri, e hanno circa quattro volte più antiossidanti” afferma invece la dietista Abby Johnson.
Frutta: le proprietà benefiche di vitamine e sali minerali
Colore e sapore
Generalmente sono blu dall’interno verso l’esterno, con una polpa bianca. Hanno un elevato contenuto di antocianidina, un antiossidante e un pigmento che si ritrova anche in bacche come le more e il ribes nero. Quanto al gusto, ha un profilo aromatico molto forte, come dicevamo sopra: sono quindi molto acidi, con un sapore agro e aspro, sempre secondo la dottoressa Johnson.
Perché i mirtilli fanno bene?
Come già detto, contengono antiossidanti, che aiutano a combattere i radicali liberi e mantengono sane le nostre cellule. Tra le altre cose potrebbero quindi, a lungo termine, mantenere in salute il nostro cervello. “I mirtilli sono una buona fonte di fibre, il che è ottimo per la salute dell’apparato digerente e per la regolazione della glicemia. Sono anche ricchi di vitamina A, C, D e K” spiega ancora la dottoressa Johnson.
Un aiuto per il cuore
Uno studio condotto su 36 persone, che hanno consumato 150 g di mirtilli tre volte a settimana per sei settimane, ha evidenziato un dato rilevante. Infatti si è rilevata una significativa diminuzione del colesterolo e dei trigliceridi, e un aumento del colesterolo buono. Questo potrebbe voler dire che i mirtilli possono aiutare a migliorare la salute del cuore.
Potere antinfiammatorio
“Questi supercibi sono particolarmente ricchi di antociani, i particolari composti responsabili del ricco pigmento blu della loro buccia. Le antocianidine sono considerate anticancerogene e antinfiammatorie e svolgono un ruolo importante nella prevenzione e nella gestione delle malattie cardiovascolari: cancro, declino neurodegenerativo, controllo glicemico, salute degli occhi” ancora la dottoressa Johnson. “Le scarse risposte infiammatorie hanno un impatto sul cuore, sulla cognizione e sull’umore, sulla funzione muscolare e sul recupero dall’esercizio. Sul metabolismo dei nutrienti e sulla funzione del sistema immunitario: quindi, in teoria, i mirtilli potrebbero indirettamente supportare tutte queste funzioni”.
Integrare la dieta
I mirtilli freschi sono frutta, e in quanto tale sono un’ottima aggiunta per frullati, yogurt e mousse. Ma sono ottimi anche da soli, magari per una veloce merenda. Non esistono però solo i frutti freschi: ecco qualche altra opzione, in caso aveste difficoltà a trovarli.
Mirtilli in polvere
“L’uso di una polvere di mirtilli liofilizzata offre gli stessi vantaggi e può aggiungere altrettanto sapore alle nostre ricette” spiega la dottoressa Johnson. “Passare ai mirtilli liofilizzati è un’ottima alternativa. Circa tre cucchiai di questa polvere ti daranno la stessa quantità di nutrienti e antiossidanti di una tazza di mirtilli freschi”.
Estratto di mirtillo
Anche questa può essere una valida alternativa. Un estratto, afferma la dottoressa Johnson, è essenzialmente la soluzione liquida di un’erba o di una pianta, con aggiunta di alcol. Questo viene combinato con le erbe, o con le piante essiccate o fresche: quindi la materia solida viene rimossa, lasciando solo la parte liquida. Il vantaggio maggiore dell’estratto è la presenza di sostanze fitochimiche, che possono essere più digeribili per il nostro corpo.