giovedì, Aprile 17, 2025

I Marchini e la promozione dell’arte in mostra a Foligno

La Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno presenta il 21 maggio che prosegue fino al 21 agosto la mostra Una storia nell’arte. I Marchini, tra impegno e passione. Dopo l’esposizione di successo all’Accademia Nazionale di San Luca a Roma, da cui promana l’operazione culturale conclusasi lo scorso aprile, la mostra è ospitata al Centro italiano Arte Contemporanea. Un progetto unico e ambizioso, realizzato con la curatela di Fabio Benzi, Arnaldo Colasanti, Flavia Matitti, Italo Tomassoni e con il coordinamento di Gianni Dessì


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Cosa rende interessante la vicenda della famiglia Marchini?

La generosità di numerosi prestatori permette di esposte a Foligno più di settanta opere selezionate della collezione di Alvaro Marchini e della sua famiglia. Sarà data un’incisività specifica all’aspetto più contemporaneo della raccolta. La sua storia è scandita dall’impegno imprenditoriale e politico. Infatti era comandante partigiano, medaglia d’argento della Resistenza, cofondatore della società che editò L’Unità, organo del Partito Comunista e coltivava la passione per l’arte. Era un collezionista e ha aperto nel 1959 a Roma la galleria La nuova Pesa con sede, prima in via Frattina e dall’autunno 1961, in via del Vantaggio. L’esperienza ricca e complessa nasce dal tentativo cruciale di annodare e promuovere un’idea di possibile prassi estetica all’insegna della figurazione. 

La galleria La nuova Pesa

La prima stagione della galleria, tra il 1959 e il 1976, ha coinvolto un gruppo di artisti e intellettuali, da Antonello Trombadori a Renato Guttuso, da Corrado Cagli a Pier Paolo Pasolini. Hanno partecipato Alberto Moravia a Carlo Levi, legati a Alvaro Marchini da amicizia, oltre che da una familiarità culturale e ideologica. Anche Simona e Carla, le sue due giovani figlie, partecipano attivamente alla gestione della galleria. Chiusa La Nuova Pesa nel 1976, l’imprenditore continua l’attività collezionistica sino alla morte, avvenuta il 24 settembre 1985. Un mese dopo la figlia Simona, quasi a lenirne la perdita, apre un nuovo spazio espositivo nella stessa città e con lo stesso nome, ma nuovo indirizzo, via del Corso. In un’ideale continuità sentimentale, si avvia a farsi testimone del proprio tempo sino a giungere ai nostri giorni.

Una storia nell’arte. I Marchini, tra impegno e passione

Il curatore Italo Tomassoni parla della mostra. “È sull’impiego della Collezione a cura della figlia Simona Marchini che sofferma l’attenzione la mostra di Foligno. L’area vasta sulla quale di affaccia il secondo tempo de La Nuova Pesa è frammentata e frammentaria. Fuori da ogni assiologia, le strategie si adeguano alla retorica di un individualismo sul quale pesa la tecnologia, il virtuale, la rete e tutto ciò che allontana il reale. Simona incarna un tempo necessariamente altro rispetto al padre. Dal 1985 al 2020 realizza quasi 250 esposizioni, uno spaccato del vero, del vissuto e di ciò che sopravvive, soprattutto a Roma, di valori artistici dispersi e difficili. Scopre realtà creative evitando il coinvolgimento ideologico che aveva caratterizzato l’attività di Alvaro. Evita le correnti, privilegia liberamente il soggettivo, intercetta i lacerti di un’arte divenuta labile, volatile, mutevole. Tuttavia, rappresenta ciò che ‘passa’ la sperimentazione estetica del suo tempo”.

Il video di presentazione della mostra

Gli artisti in mostra

Il suggestivo percorso espositivo realizzato al CIAC ricopre tutto l’arco del Novecento fino ai giorni nostri. L’esposizione segue in linea generale il criterio cronologico. Una selezione dei “classici” della fase storica della Collezione, documenta la ricerca artistica che rivela inedite soluzioni di figurabilità. Il visitatore potrà ammirare, tra le altre, opere di Giacomo Balla, Georges Braque, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Filippo De Pisis, René Magritte, Pablo Picasso, Giorgio Morandi, Renato Guttuso. Il percorso propone poi i lavori contemporanei di Carla Accardi, Luca Maria Patella, Cesare Tacchi, Mimmo Jodice, Enrico Castellani, Stefano Di Stasio. Ci sono anche: Felice Levini, Vettor Pisani, Maurizio Mochetti e Salvo.

I disegni della collezione Marchini

Tra gli importanti nuclei in mostra, si nota una significativa raccolta dei disegni magistrali di George Grosz, Otto Dix e Scipione. Si potranno ammirare in dialogo con le opere pittoriche dei grandi maestri del Novecento. Particolarmente rara è inoltre l’esposizione dell’opera su tavola di Gino De Dominicis Senza titolo che lo stesso artista ha presentato nel 1996 alla galleria La Nuova Pesa. Ha pure esposto l’installazione “L’Appeso”. Altrettanto rara è l’opera Senza titolo di Jannis Kounellis, un olio su tela, metallo e coltello del 2013. 

Marchini e il Novecento

La mostra “Una storia nell’arte. I Marchini, tra impegno e passione” rende omaggio a chi si è impegnano nella cura, conservazione e promozione dell’arte. Allo stesso tempo offre l’occasione per riflettere sul Novecento, un periodo cruciale della nostra cultura. Pubblicato il catalogo edito dall’Accademia Nazionale di San Luca coi testi introduttivi di Claudio Strinati, Segretario Generale dell’Accademia, Umberto Nazzareno Tonti, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno. Ha collaborato anche Gianni Dessì, in qualità di coordinatore. Contiene i saggi dei curatori Italo Tomassoni, Fabio Benzi, Flavia Matitti, Arnaldo Colasanti, una conversazione con Lucio Villari e le testimonianze di Carla e Simona Marchini. I servizi di mostra, le visite guidate e gli approfondimenti sono a cura di Maggioli Cultura. L’inaugurazione sarà il 21 maggio alle 18.

Immagine da cartella stampa.

Odette Tapella
Odette Tapella
Vivo in piccolo paese di provincia. Mi piace leggere, fare giardinaggio, stare a contatto con la natura. Coltivo l'interesse per l'arte, la cultura e le tradizioni.

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