I 5 Paesi più stabili economicamente, secondo una ricerca della BBC, sarebbero Danimarca, Singapore, Stati Uniti, Ruanda e Nuova Zelanda. Visto il periodo di crisi dovuto alla diffusione della pandemia di Covid-19, queste dovrebbero quindi essere le Nazioni che, nei vari continenti, si risolleveranno prima dall’emergenza soprattutto in campo economico.
I 5 Paesi più stabili economicamente: Europa
Danimarca
La Danimarca è dotata di un ottimo sistema di monitoraggio delle catene di approvvigionamento e la corruzione politica all’interno del Governo è praticamente nulla. Inoltre, il Paese si è mosso molto velocemente nell’adozione di misure restrittive non appena il virus è arrivato in Europa. Ha, infatti, annunciato la chiusura di scuole e la sospensione di lavori privati non necessari o imminentil’11 marzo. Ha poi chiuso i suoi confini nazionali il 14 marzo, quando la Nazione aveva registrato pochissimi casi positivi.
La cultura danese, che tende a fidarsi delle autorità e al voler “restare uniti” per una causa comune, ovviamente ha avuto un impatto non indifferente sull’efficacia delle misure prese. La parola ‘samfundssind’ (che all’incirca significa “senso civico” o “dovere civico”) è la nuova parola d’ordine in Danimarca sui canali social, in radio e in televisione.

I 5 Paesi più stabili economicamente: Asia
Singapore
Singapore ha un’economia molto forte, un basso rischio politico, un forte sistema di infrastrutture e poca corruzione politica. Inoltre, il Paese si è mosso immediatamente con misure per contenere il virus e la curva dei contagi è una delle più stabili. Constance Tan, che lavora per la piattaforma di analisi dei dati Konigle, ha detto: “Abbiamo tantissima fiducia nel nostro governo, il quale è piuttosto trasparente in qualunque passo compia per combattere la crisi”.

I 5 Paesi più stabili economicamente: America
Stati Uniti
Contenere il virus si è rivelato particolarmente difficile nelle maggiori aree metropolitane del Paese, come New York. Inoltre, il tasso di disoccupazione è già a livelli storici, in larga parte soprattutto per la chiusura obbligatoria di molte attività in più della metà degli Stati.
Nonostante ciò, il governo degli Stati Uniti si è mosso rapidamente per promuovere misure al fine di stabilizzare l’economia. La distanza di sicurezza sociale che è stata messa in atto in tutta la Nazione, dovrebbe ridurre l’impatto complessivo del virus nel Paese, permettendo così un recupero economico più rapido.
“Parlando in generale, l’economia statunitense è nella migliore posizione per riprendersi da ‘shock’ anche di lungo rispetto al resto del mondo. La popolazione è in media più giovane rispetto agli altri Stati e ha più mobilità, le regole nel mercato del lavoro sono in genere meno severe e questo facilita la ricollocazione.” ha detto Eric Sims, docente di Economia della University of Notre Dame.

I 5 Paesi più stabili economicamente: Africa
Ruanda
Il Ruanda sembra in grado di risollevarsi con successo da questo tipo di crisi come è già accaduto nel 2019. L’anno scorso, infatti, si è riusciti a contenere l’epidemia di Ebola al di fuori dei confini nazionali, nonostante fosse scoppiata anche nella vicina Repubblica Democratica del Congo. Con un buon sistema di assistenza sanitaria, consegne di supporti medici tramite droni e controlli della temperatura corporea lungo tutto il confine, il Ruanda sembra poter mantenere la stabilità per tutta la durata della crisi. Questo in particolare se lo si mette a confronto con altri Paesi della stessa regione.
Il Ruanda è stato il primo Paese dell’Africa subsahariana ad imporre un blocco totale. Ora, sta distribuendo porta a porta cibo gratuito a chi ne ha più bisogno. Siccome è spesso meta di conferenze e mostre internazionali, il governo spera, date le misure preventive prese, in pochi casi di diffusione del virus.

I 5 Paesi più stabili economicamente: Oceania
Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda ha un governo stabile e una forte catena di approvvigionamento. Il Paese ha deciso di chiudere i confini nazionali il 19 marzo e di bloccare le attività lavorative non necessarie il 25 marzo. Con il turismo e le esportazioni che costituiscono il maggior contributo dell’economia del Paese, si potrebbero avere alcune difficoltà nel prossimo periodo.
In ogni caso, le misure intraprese stanno già facendo vedere il loro effetto. Alcuni epidemiologi sostengono che potrebbe restare una delle poche nazioni “normali” rimaste, eliminando tutti i casi se le misure rimanessero tali per le prossime settimane. Ovunque, il Paese ha ottime potenzialità per un recupero stabile, con un basso tasso di debito pubblico e la capacità di mantenere bassi anche i tassi di interesse.