La vicepresidente Kamala Harris vede segnali di allarme negli elettori arabo-americani negli Stati chiave indecisi per le presidenziali di novembre.
USA 2024: Harris vede segnali di allarme negli elettori arabo-americani
La vicepresidente Kamala Harris si trova ad affrontare in vista delle elezioni di novembre crescenti segnali di avversione da parte degli elettori arabo-americani e musulmani nei principali Stati chiave del Michigan e della Georgia, mentre aumenta la rabbia per l’espansione del conflitto in Medio Oriente. Un nuovo sondaggio dell’Arab American Institute ha mostrato che l’ex presidente Donald Trump è in vantaggio su Harris di 4 punti a livello nazionale tra gli elettori. In Georgia, i leader hanno iniziato a lanciare l’allarme: gli oltre 150.000 elettori arabo-americani e musulmani potrebbero non presentarsi alle urne in uno Stato vinto dal presidente Biden con meno di 12.000 voti nel 2020.
“C’è un doppio problema che deve essere affrontato, sia la situazione in corso a Gaza, sia le nuove circostanze create in Libano”, ha detto Jim Zogby, direttore fondatore dell’Arab American Institute ed ex consigliere del senatore Bernie Sanders. “Non so da dove venga la maggioranza di Harris se si perde una percentuale di elettori non bianchi, una percentuale di giovani elettori e una percentuale significativa di elettori arabo-americani. Non so da dove si prenda il resto“, ha aggiunto. Secondo David Dulio, professore di scienze politiche all’Università di Oakland nel Michigan, gli arabi e i musulmani americani sono stati “essenziali” per la coalizione democratica costruita nello Stato. “Anche un piccolo cambiamento nel supporto nella comunità potrebbe avere un impatto incredibilmente grande sul risultato finale”, ha detto Dulio. “Penso, sai, che sia una piccola parte della coalizione, ma è fondamentale“, ha aggiunto.
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