venerdì, Aprile 18, 2025

Haiti tra caos e violenza dichiara lo stato di emergenza

Haiti dichiara lo stato di emergenza tra caos e violenza. Le bande, guidate da Jimmy Chérizier, hanno assaltato la principale prigione del paese, liberando la maggior parte dei detenuti pericolosi. La violenza si è diffusa in numerosi quartieri.

Haiti tra caos e violenza

Caos nella capitale haitiana Part-au-Prince dopo che le bande armare hanno attaccato la principale prigione del paese e hanno liberato la maggior parte dei detenuti. Quasi tutti i circa 4.000 detenuti sarebbero infatti fuggiti durante l’evasione. Il Ministero delle Comunicazioni ha affermato che l’attacco alla prigione ha liberato diversi detenuti condannati per omicidio, rapimento e altri crimini gravi. Il ministero ha riconosciuto l’incapacità delle forze di polizia di impedire la fuga di molti prigionieri, affermando che l’attacco ha lasciato feriti molti detenuti e il personale carcerario.  

Il governo di Haiti ha quindi dichiarato lo stato di emergenza e il coprifuoco notturno nel tentativo di riprendere il controllo delle strade. Lo stato di emergenza di 72 ore è entrato in vigore immediatamente. “Alla polizia è stato ordinato di utilizzare tutti i mezzi legali a sua disposizione per far rispettare il coprifuoco e arrestare tutti i trasgressori”, ha detto in una nota il ministro delle finanze Patrick Boivert, che ricopre il ruolo di primo ministro ad interim.

Gli scontri armati tra bande e polizia arrivano sulla scia di una serie di proteste violente che covavano da tempo ma si sono intensificate negli ultimi giorni durante la visita del primo ministro Ariel Henry in Kenya. Jimmy Chérizier, un ex agente di polizia che ora gestisce una federazione di bande, ha ha rivendicato la responsabilità dell’ondata di attacchi. Chérizier ha detto che l’obiettivo era catturare il capo della polizia di Haiti e i ministri del governo e impedire il ritorno di Henry.

Si diffonde la violenza

La violenza si è diffusa in numerosi quartieri. Il servizio Internet è stato interrotto poiché la principale rete mobile di Haiti ha dichiarato che una connessione via cavo in fibra ottica è stata interrotta durante l’aggressione. In meno di due settimane diverse istituzioni statali sono state attaccate dalle bande, che sempre più coordinano le loro azioni e scelgono obiettivi un tempo impensabili come la Banca Centrale.


Leggi anche: Haiti: le bande cercano di spodestare il primo ministro Henry

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