Stephan Winkelmann, amministratore delegato di Lamborghini, in un incontro con la stampa ha fissato gli obiettivi per il prossimo decennio. Innanzitutto la crescita della mobilità elettrica, ma anche l’introduzione della guida autonoma livello 4. Ovviamente non si arriverà ad avere fin da subito delle auto senza volante o pedali, e la nuova tecnologia verrà introdotta quasi certamente sulla prossima Urus e sulla super-crossover.
Non solo guida autonoma livello 4: come sarà il quarto modello Lamborghini?
Parlando della guida autonoma livello 4, Winkelmann ha chiarito che verrà implementata: “Soprattutto in ambito urbano e in contesti di traffico sostenuto“. Quindi ha aggiunto: “Le Lamborghini dovranno disporre delle stesse funzionalità offerte dalla concorrenza. Pensiamo sia importante e vogliamo far parte di questo mercato per la fine del decennio”. Subito dopo il dirigente tedesco ha risposto alle domande sull’atteso quarto modello, destinato ad ampliare gli orizzonti della Casa del Toro nel settore delle vetture elettriche: “Il mio sogno sarebbe quello di avere il meglio dei due mondi: una coupé 2+2 rialzata da terra. Sicuramente avrà un impatto positivo nel mondo delle supersportive“.
Futuro Lamborghini: si guarda a elettrico e carburanti sintetici
Produzione e qualità sul mercato
Winkelmann ha poi fatto un importante chiarimento su quella che sarà la sede centrale della produzione Lamborghini: “Innanzitutto, come azienda italiana, teniamo ad avere la produzione qui, a Sant’Agata Bolognese: lo spazio c’è”. Dunque, non verrà edificata una nuova Gigafactory del Gruppo Volkswagen nei pressi di Bologna: “Non ci sarebbe spazio sufficiente qui o intorno – ha sottolineato l’amministratore delegato del marchio italiano – Del resto, la fabbrica di batterie non dovrebbe servire solo la Lamborghini. Ad ogni modo, non ne so più di ciò che ha detto il nostro ad Duesmann”. In merito alla presenza sul mercato, il manager ha ricordato che per la Casa del Toro la qualità è sempre al primo posto rispetto alla quantità: “Noi non guardiamo ai volumi ma alla qualità delle vendite e in ogni caso il nostro mercato è andato a espandersi continuamente”.
