Tra il 1846 ed il 1848, la Guerra Messicano – americana, anche nota come Guerra Messico – Stati Uniti. In realtà, un conflitto bellico, tra Statunitensi e Messicani, con le lotte tra i coloni e le tribù indiane, insofferenti alla presenza nelle loro terre dei popoli bianchi. Tuttavia, anche l’evoluzione di diversi conflitti senza soluzioni precedenti, tra Repubblica del Texas e Messico.
Guerra Messicano – americana: cosa accade in precedenza al conflitto?
Nel XIX secolo, gli scontri bellici tra le popolazioni indiane e le conquiste territoriali dei coloni, nell’area dell’West America. Da un lato, la ribellione delle tribù indiane, nei confronti delle pretese di espansione e predominio dei colonizzatori. Dall’altra parte, le lotte tra i fondatori della Repubblica del Texas ed i Messicani, dove i realizzatori sono coloni statunitensi.
Nel 1836, la Rivoluzione Texana e l’opposizione del Messico, al riconoscimento del medesimo nell’ufficialità di una Repubblica. A tal proposito, l’intenzione del Messico di esercitare sui propri confini, un potere di sovranità. In seguito, tra i coloni texani che guidano il Paese, anche l’obiettivo di unire il Texas agli Stati Uniti.
Nonostante, il rifiuto dell’America per l’annessione del territorio messicano, l’accordo di unificazione per ordine del capo di Stato John Tyler, nel 1805. Di fatto, per una politica di espansione nella dottrina Manifest Destiny, ecco il Texas che diviene il ventottesimo Stato d’America.
Durante lo stesso periodo, la crisi finanziaria colpisce il medesimo Paese ed anche per tale motivo avviene l’annessione all’America. Come conseguenza, la contrarietà del governo messicano sulla decisione presa, per le interferenze dell’America, nei confronti degli affari interni al Paese. Di fatto, diversi tentativi da parte dei britannici con il Messico, sulla risoluzione, ma senza alcun esito positivo.
Inoltre, altre lotte tra le due parti in contrasto diplomatico, anche sui confini dei territori dell’Oregon. Con l’elezione del Presidente d’America James Knox Polk, la conquista della provincia della California. Ciò nonostante, le mire espansionistiche dei colonizzatori ambiscono al controllo, della stessa provincia. In verità, tale obiettivo diviene motivo di attività economica, sull’oceano Pacifico e degli affari mercantili dell’America con l’Asia.
Cosa succede nel 1846?
Nel 1845, l’intenzione di Polk sull’acquisto di California e Nuovo Messico, per un importo di oltre trenta milioni di dollari. L’anno seguente, le pressioni del Presidente d’America per il predominio del Messico, dove incarica il comandante Taylor di occupare le relative aree. A fronte di ciò, l’arrivo delle truppe statunitensi nei territori tra Texas e Messico, vicino ai fiumi Rio Grande e Nueces.
Come reazione dei Messicani, l’ordine di sgombero dai propri confini, per le truppe americane. Inoltre, l’inviato diplomatico del governo statunitense Slidell, come mediatore raggiunge il Messico, con l’incarico di acquistare il Paese. Tuttavia, i Messicani non gradiscono le intenzioni del politico e rifiutano di accoglierlo.
Nel 1846, il ritorno di Slidell a Washington, dove riferisce il fatto a Polk, che interpreta le vicende come un’offesa e motivo di guerra al Messico. Nella Guerra Messicano – americana, l’esercito del Messico denota gravi difficoltà nella difesa militare, a causa dei dissesti finanziari del Paese.
Di conseguenza, per le truppe messicane la carenza di armi, uniformi, scorte alimentari. All’inizio del conflitto, l’invasione dell’esercito americano, del Messico, lungo tutti i confini e territori. Di fatto, i coloni inglesi provvedono all’arresto a Sonoma, del governatore e proclamano il territorio, come repubblica indipendente dalla California.
Mentre, il comandante statunitense John Sloat della Marina americana, conquista la California e la dichiara annessa agli Stati Uniti. In seguito, Taylor guida le milizie americane nei pressi del fiume Rio Grande, con il successo della battaglia di Montrerey.
Il 13 gennaio 1847, con il Ttattato di Cahuenga, la stipula della pace nei diversi scontri bellici in California. Dopo un anno, anche l’accordo di fine guerra tra America e Messico, con il Trattato di Guadalupe Hidalgo, del 1848.Con la vittoria statunitense, il predominio assoluto dell’America di: Texas, California, Nevada, Utah, parte del Colorado, Arizona, Wyoming e Nuovo Messico.